31 marzo, 2007

I miei test di oggi .. (tanto per passare il tempo)

L'AUTUNNO CHE C'E' IN TE
Il tuo profilo: Il tuo autunno malinconico.
Guardi dentro di te e ti sembra di scorgere tristezza e voglia di cambiare. Poi ti fermi, rifletti, osservi l’autunno che si consuma nel tuo cuore e scopri un piacere che non credevi. Scopri che nel tuo intimo, questo senso di malinconia letteraria, questa voglia di toccare con mano tristezze e nostalgie, altro non è che il tuo amor proprio, che da un mondo di gente che sembra felice, succhia la consapevolezza dei propri limiti. E da lì riparte. E da lì riparti anche tu, forte di una scoperta, robusto di fronte ai falsi, conscio della tua voglia di abbandonarti agli influssi umorali di una luna bizzarra. Lasciali predicare, quando ti dicono “ma che hai?”. Non star neanche a rispondere “ma che vuoi?”. Non vogliono nulla, sei tu che finalmente vuoi qualcosa di più. Ed ora finalmente lo sai.

SEI ATTIVO O PASSIVO (D’ANIMO)
Il tuo profilo: ANIMO ATTIVO.
L’azione più del goal. La ricerca più della meta. Il procedimento più del risultato. Il tuo animo inguaribilmente romantico non sa scendere a compromesso alcuno. Bisogna agire, sempre, perché domani non si dica che non c’hai provato. Bisogna muoversi, sempre, perché domani tu non ti debba rimproverare d’esser stato immobile. Va’ poi a spiegarglielo al mondo là fuori che tu sei diverso, che non ti interessa ottenere, ma scambiare, non ti interessano i confini, ma gli orizzonti. Il movimento è l’unica linfa che ti fa sentire vivo. La tua capacità di prendere l’iniziativa è il vero motore del tuo io. Il dominio che cerchi non è una smania di protagonismo, ma un tuo profondo, irreparabile bisogno di dimostrare a te stesso quanto vali. Ma gli altri, che pure ti amano, in fondo… poveretti… che male ti hanno fatto per dover subire la tua voglia di strafare?

SEI PASSIONALE O CERVELLOTICO?
Il tuo profilo: SEI CERVELLOTICO.
Sei cervellotico. Il tuo abbraccio è composto, mentre il tuo sguardo avvolge. E poi penetra. Le tue mani tastano la pelle del partner, ne scorrono le forme. E trasformano il linguaggio del corpo in un banchetto di piaceri goduriosi. La tua carica empatica scherma, maschera il lavoro repentino della tua mente saettante, che lancia frecce incendiarie. Dentro o fuori, papille della lingua sul glande, o polpastrelli sui capezzoli, tutto diventa impulso. Che i nervi conducono nel cuore del cervello. Il cervello è l’organo da cui schizzi la tua sessualità sull’oggetto della tua attrazione. Il cervello è l’organo che penetra e si lascia penetrare. Non sei certo il partner da una botta e via. Meglio lasciare che il tempo, dilatandosi, lasci il campo alle energie che sai convogliare.

SEI TU IL PRINCIPE AZZURRO?
Il tuo profilo: Niente, non c’è nulla da fare.
Niente, non c’è nulla da fare. Non sai e non hai nulla del Principe Azzurro, ma poco importa. In fondo sei semplicemente innamorato dell’idea di un Principe che arrivi e ti catturi, con quei modi gentili e decisi come hai sempre immaginato. I tuoi pensieri, le tue aspettative, quando conosci un ragazzo che ti piace, sono subito proiettate in un dubbio che ti fa sognare: sarà lui il mio Principe? E vabbeh… se ti piace così, chi può rimproverati? Prova a pensare però, almeno una volta, quando c’è un ragazzo che ti piace, di essere tu, proprio tu, l’unico e solo che lui aspetta. Ogni tanto, anche se ti sembrerà impossibile, prova a pensare di essere tu il Principe Azzurro. Perché più volte di quelle che immagini, è vero.


L'ESTATE CHE C'È IN TE
Il tuo profilo: LA TUE ESTATE DI ATTESA
Il caldo impazza e genera movimento. Nel torpore molle e torrido, tutto sembra in preda ad una frenesia sommersa, destabilizzante. Che ti confonde. Che ti rende prudente. Te ne stai quieto e fermo ad osservare il mondo trepidare, sudare, un po’ soffrire, senza nulla generare. E questo ti rende inquieto: perché questo mondo si agita senza giungere a conclusioni? Perché corrono tutti senza mèta, in preda ad un delirio di movimento isterico, imposto dalla smania contemporanea di fare, fare, fare qualsiasi cosa, pur di non fermarsi? Eh no! A questo tu ti ribelli! Attendi, ti muovi con parsimonia, con eleganza, senza spostar troppo, senza troppo modificare. E studi. Osservi. Tracci microesperienze, in attesa di un cambiamento che arrivi fulmineo a sbatacchiarti, a sollevarti dal tuo legittimo, statico pantano. È una stasi che non ti piace. Ma sai che non puoi far null’altro che attendere. Così attendi e fai bene. Bravo. La pazienza forte e invincibile che sai tirar fuori nei momenti più caotici è la tua risorsa principe. Sarà un’estate di attesa, un’estate da spettatore attento e vigile, sarai una spugna composta, che senza dar nell’occhio assorbe vita, ricicla risorse sprecate, ottimizza il già detto e il già fatto. La tua estate di attesa è il guado per la tua futura forza di agire e ottenere.


SEI SESSUALE?
Il tuo profilo: “ZEN E NIRVANA”.
Equilibrio, serenità e buon senso sono le tue principali caratteristiche. Il sesso e’ un’esperienza gioiosa che sai gustare fino in fondo senza alcun condizionamento. Sai trasformarti ogni volta in un compagno/a perfetto da amare con passione e da ricordare con rimpianto… Il tuo processo di beatificazione avverrà il 15 agosto, giorno dell’ascensione…Honey, se esisti davvero, fuori dalla tua porta c'e' una coda di persone che ti aspetta per essere sfamata dai tuoi impeti torrenziali... WOW! (Si ringraziano La Pina e Stefano Sanzarella)

LA PRIMAVERA CHE C’E’ IN TE
Il tuo profilo: La tua Primavera di rinnovamento.
La tua è una Primavera di rinascita, come ogni anno. Dalle intercapedini della vita contemporanea, dalle sacche avvolgenti delle tecnologie che ti tengono sempre in connessione con il mondo, in questi giorni emergi in tutto il tuo spirito animale e con tutto il tuo istinto naturale. Il primo sole tiepido, quei primi tepori che ti tengono in sospensione, tra i ritmi incessanti degli impegni quotidiani e quella goduriosa necessità di abbandonarti all’ozio, ai tuoi piccoli piaceri: sono queste le irrinunciabili abitudini stagionali che tu segui, in un ciclo naturale che ti riporta a sentirti sempre fremente di vita. La tua è una Primavera di rinnovamento cellulare, di ricambio di pensieri: con un gesto di morbida ed elegante velocità, ti scrolli di dosso certi rimasugli, certe polveruncole insignificanti, per dare spazio e luce alla tua inesauribile fonte di energia, che è l’amore che riesci a riservare a te. Al tuo io. Amare se stessi, per saper e poter amare gli altri. La tua è una bella Primavera. Auguri.


QUANTO SODDISFI A LETTO?
Il tuo profilo: COMPLIMENTI!.
Hai fatto una bella carriera in questi anni, da spina a nonno!!! Hai capito perfettamente che non è importante averlo grosso o piccolo, ma avercelo. Hai una sessualità ecumenica, fantasiosa, innovativa, disposta a tutto, moooodeeeerna, senza inibizioni o tabù. Non sei una sexmachine, ma piuttosto un jukebox: TUTTI VORREBBERO SUONARTI!!! (si ringrazia La Pina per questo test)


L'INVERNO CHE C'E' IN TE
Il tuo profilo: Il tuo inverno di intimità.
Fa freddo là fuori e tutti sembrano così duri e inavvicinabili. No, non fa per te questa immobilità che non lascia spazio alle emozioni, alle relazioni, al tuo desiderio di calore, di intimità, di tepore domestico. L’inverno del mondo è un inverno che non vuoi accettare, allora ben venga la tua innata capacità di chiudere fuori dal tuo microcosmo, il gelido ghiaccio che circonda noi tutti, per stringere intorno a te i tuoi amici, le tue cose, le persone che ami e la persona speciale che hai o che vorresti avere. Nell’intimità che sai creare con le persone che hai accettato nella tua vita, goditi un inverno di tepore e focolare, di carezze e amore, di piccole attenzioni reciproche che scaldano e ti fanno godere dell’energia sfavillante e bollente che sgorga dritta dal tuo cuore fremente. L’unico consiglio è quello di avere l’orecchio ben teso al bussar della porta (e qualche volta affacciarti anche alla finestra): tante volte un viandante infreddolito che sta cercando calore è proprio la persona con cui più vorresti dividere il tuo inverno di intimità.


SEI UOMA O DONNO?

Il tuo profilo: UOMA.
In te la parte mascolina è molto accentuata. Si potrebbe dire, e a ragione, che sei molto virile! Non farti prendere un coccolone per questo! Evidentemente possiedi un cervello maschile racchiuso dentro un grazioso guscio femminile… qual è il problema?Vorrà dire che tanti uomini, ingannati dal tuo sesso ti sottovalutano e mal gliene incoglie!! Indipendente, non comprendi chi si rovina per un uomo. Ma tu datti una regolata! Lascia che i pantaloni, a volte, li porti anche lui!



NO COMMENT....
quanto i risultati siano vicini alla realtà io solo e pochi altri possono saperlo ...

Per oggi basta.


Allegria

Allegria

Con tutta la mia fantasia
vorrei spargere un pò di allegria

Tutto il mondo far felice
mandando solo una fenice

Guardando il cielo o dentro il cuore
e vedere se c'è amore

per curare questa pace
distrutta dal silenzio che tace

Con tutta la mia fantasia
Vorrei spargere un pò di allegria

(Irene 10 anni)

Ha fatto bene la maestra a darti Ottimo!!!!

Tornando a casa tardi in auto

Tornando a casa in auto, tardi stasera, un cd di Enrico Ruggeri che adoro dai miei 12 o 13 anni quando con una sorta di occhiali strani molto vistosi e vestito quasi da blues brothers (nel mio immaginario immaginante) si presentò a Sanremo per cantare una canzone assurda come Contessa.. Quel disco ce l'ho (in vinile!!!) e ricordo numerose trasferte per andare a giocare a calcio in cui nei viaggi in macchina si cantava a squarciagola e con massima soddisfazione Sepolto Vivo altro testo miticamente privo di senso


SONO QUI, SEPOLTO VIVO.
NO NO NO, NON CI CREDEVO;
FORSE IL PEGGIO VERRÀ DOPO.
ERO UOMO E SONO UN TOPO!!!!!

Insomma con questo cd in macchina tre canzoni una dietro l'altra ed ognuna mi ha parlato di qualcosa di importante che io sento per qualcuno. La prima è Polvere per i miei miei genitori.
La seconda è Mare d'Inverno ... mi sono sempre riconosciut* in questa canzone in questo testo in queste parole... mi sono sempre sentit* non capit*, impossibile pensiero. Enrico Ruggeri l'aveva scritta per Loredana Bertè, ma cantata da lui è da lacrime, per me stess* pers* in quella spiaggia e sotto quella pioggia invernale.
La terza è Non finirà per la mia anima preferita. Per quello che sento verso di lei e per quello che vedo dentro i suoi occhi. Solo da me verso questo spirito speciale.

Tre testi magicamente uno dietro l'altro nel disco....



IL TITOLO DEL CD E' MOLTO SIGNIFICATIVO:
LA GIOSTRA DELLA MEMORIA


Per i miei genitori

POLVERE

PIANO AMERICANO
E SFIORO IL TAVOLO CON UNA MANO.
POMERIGGIO STRANO,
E UN DESIDERIO CHE È FUGGITO LONTANO.

POLVERE, GRAN CONFUSIONE, UN GRIGIO SALONE,
IN QUALE DIREZIONE IO CACCERÒ LA
POLVERE DAI MIEI PENSIERI?E QUANTI MISTERI
COI POCHI POTERI CHE LA MIA CONDIZIONE MI DÀ.

ARIA UN PO’ VIZIATA,
QUELLA FINESTRA ANDREBBE SPALANCATA.
TELA ROVINATA,
E LA CORNICE TUTTA CONSUMATA.

POLVERE, TROPPI RICORDI, È MEGLIO ESSER SORDI
E FORSE È GIÀ TARDI PER TOGLIERE LA
POLVERE DAGLI INGRANAGGI, DAI VOLTI DEI SAGGI
COI POCHI VANTAGGI CHE LA MIA CONDIZIONE MI DÀ.

NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI
NON MI CERCARE, CHÈ NON MI RICONOSCERAI

(Enrico Ruggeri)

Per me

IL MARE D'INVERNO

IL MARE D'INVERNO
È SOLO UN FILM IN BIANCO E NERO VISTO ALLA TV.
E VERSO L'INTERNO,
QUALCHE NUVOLA DAL CIELO CHE SI BUTTA GIÙ.
SABBIA BAGNATA,
UNA LETTERA CHE IL VENTO STA PORTANDO VIA,
PUNTI INVISIBILI RINCORSI DAI CANI,
STANCHE PARABOLE DI VECCHI GABBIANI.
E IO CHE RIMANGO QUI SOLO A CERCARE UN CAFFÈ.

IL MARE D'INVERNO
È UN CONCETTO CHE IL PENSIERO NON CONSIDERA.
E' POCO MODERNO,
È QUALCOSA CHE NESSUNO MAI DESIDERA.
ALBERGHI CHIUSI,
MANIFESTI GIÀ SBIADITI DI PUBBLICITÀ,
MACCHINE TRACCIANO SOLCHI SU STRADE
DOVE LA PIOGGIA D'ESTATE NON CADE.
E IO CHE NON RIESCO NEMMENO A PARLARE CON ME.

MARE MARE, QUI NON VIENE MAI NESSUNO A TRASCINARMI VIA.
MARE MARE, QUI NON VIENE MAI NESSUNO A FARCI COMPAGNIA.
MARE MARE, NON TI POSSO GUARDARE COSÌ PERCHÉ
QUESTO VENTO AGITA ANCHE ME,
QUESTO VENTO AGITA ANCHE ME.

PASSERÀ IL FREDDO
E LA SPIAGGIA LENTAMENTE SI COLORERÀ.
LA RADIO E I GIORNALI
E UNA MUSICA BANALE SI DIFFONDERÀ.
NUOVE AVVENTURE,
DISCOTECHE ILLUMINATE PIENE DI BUGIE.
MA VERSO SERA, UNO STRANO CONCERTO
E UN OMBRELLONE CHE RIMANE APERTO.
MI TUFFO PERPLESSO IN MOMENTI VISSUTI DI GIÀ.

MARE MARE, QUI NON VIENE MAI NESSUNO A TRASCINARMI VIA.
MARE MARE, QUI NON VIENE MAI NESSUNO A FARCI COMPAGNIA.
MARE MARE, NON TI POSSO GUARDARE COSÌ PERCHÉ
QUESTO VENTO AGITA ANCHE ME,
QUESTO VENTO AGITA ANCHE ME.

QUESTO VENTO AGITA ANCHE ME,
QUEST VENTO AGITA ANCHE……


Per un'anima speciale e unica

NON FINIRA'

QUEGLI OCCHI TUOI COMINCERANNO PIANO
A GUARDARE INDIETRO UN TEMPO GIÀ LONTANO,
SENZA PARLARE E SENZA PIÙ RECRIMINARE
SU CIÒ CHE SI POTEVA FARE
E CHE NON È SUCCESSO MAI.
MA QUALCHE COSA RIMANE
NEGLI OCCHI TUOI.

E IL VOLTO POI SI SCOPRIRÀ SEGNATO
DA TANTE STORIE CHE NESSUNO HA RACCONTATO
SENZA FINALE: UN COMMEDIA MUSICALE
DI SOLITUDINI A NATALE
CON CHI NON TI CAPIVA MAI.
MA C'È UNA LUCE SPECIALE
NEGLI OCCHI TUOI.

TU CAMBIERAI, INVECCHIERAI
MA SARAI SEMPRE PRESENTE;
TU NON TI CONSUMERAI.
CON IL CORPO E CON LA MENTE
TU MI SORRIDERAI.

NON FINIRÀ, NON MORIRÀ;
QUELLA RUGA SUL TUO VISO
UN PO’ DI PIÙ MI LEGHERÀ.
UN AMORE NON È UCCISO,
UN AMORE VIVRÀ

29 marzo, 2007

BEM TEST



Questo test è uno strumento per giudicare quanto sei mascolino/a o femminile. E' stato creato da Sandra Lipsitz Bem sulla base dei suoi studi sulla sessualità.
Rispondi alle domande utilizzando il termine che più vi si avvicina nel tuo caso.

...
...
...


Risultato

Tratti maschili 102
Tratti femmini 83

Abbastanza mascolino

Proprio a mezzo dovevo stare?
Tanto per cambiare....

28 marzo, 2007

Parlare..

Parlare fa sempre scivolare via un po' di tensione.
Come un onda che finalmente arriva alla riva
E puo' ripartire.
Parlare serve.
Parlare fa bene.
Anche se le parole a volte fanno male.




Parlare ...
Parlerei per ore
Ascolterei per giorni

Siano sempre per me onde lievi le tue parole.

TJ

27 marzo, 2007

Lacerazione


Lacerazione - 2006

NON ME NE FREGA NULLA DI TE!!!!!

grazie è bello sentirselo dire
tutti i giorni
tutti i giorni
tutti i giorni
ma non ti ho chiesto nulla
solo un parere
solo un parere
solo un parere
non te ne frega nulla di me
non te ne frega nulla di me
non te ne frega nulla di me
non esisto

non esisto
non esisto
me lo ricordo e lo so
ma ti amo
ma ti amo
ma ti amo
e non posso prescindere da questo
io sono davvero quello che sento
io sono davvero quello che sento
io sono davvero quello che sento
altro non conta


26 marzo, 2007

Dormirò adesso?

L'orologio d'oro.. non ricordo il momento in cui mi è stato donato, mi sforzo ma non ce la faccio, mi viene richiesto con insistenza ma proprio non ce la faccio, so chi e per cosa ma non riesco a ricordare. Alla fine non è importante (meno male pensavo già di sbagliare). Lo porto sempre comunque, lo uso: non ne ho fatto un oggetto prezioso da tenere in una scatola, ora no non lo sto portando ha la pila scarica e non trovo la forza per andarla a cambiare, non trovo la forza per fare molto in questi giorni. E' la cosa più preziosa che ho, nel senso materiale del termine si intende.
Ma dell'orologio d'oro conta il tempo che passa o che non passa mai a seconda delle situazioni. Il tempo il tempo il tempo mi sembra di vederlo a volte il tempo. Di sentirlo denso sopra di me. Vischioso. Appiccicoso. E a volte invece scivola come un pattinatore sul ghiaccio (come sono belli i pattinatori sul ghiaccio hanno una grazia e un portamento limpido e chiaro come la luce di un alba in alta montagna). L'orologio... e come è cambiata la mia vita dopo l'orologio d'oro e parlo parlo. Ma non è il punto dove vorrei arrivare e allora mi fermo e partono le mie domade a raffica. senza senso. Con gli occhi chiusi. E lacrime sospese ... sospese ... sospese ...

Perchè non provo attrazione fisica per un certo numero di persone come tutti?
Perchè il mio dentro sta sopra il mio fuori?
Cosa ho che non va?
Dove sbaglio? Da qualche parte devo sbagliare sennò non starei così male...
Ma è vero che non mi voglio bene?


Domande inutili e sterili, che rivelano un giudizio a priori.
Solo il porle non ha alcun senso.
Chi non si ama non ama neanche gli altri e io amo moltissimo le mie figlie e non solo.
Chi non si ama non lotta e io nonostante le apparenze sto lottando più che mai.
La mia vita è stata ed è una perenne lotta. Non mi arrendo mai.
Non si sbaglia mai nel proprio sentire. E' idiota solo pensarlo.
Non ho niente che non va.

Mi basterà per dormire?



Diversità

  1. Io sono stato di aiuto, ma non posso essere aiutato.
  2. Bisogna inseguire i propri sogni e lottare per essi, ma io no, io mi devo adattare alla realtà
  3. L'uomo si deve adeguare, se sogna una casa normale e non può averla, si deve adattare a vivere in un tugurio o in una grotta (di più per me non ci può essere), ma gli altri invece possono cercare la loro casa ideale.
  4. Io ho già tante cose. Perchè cerco altro?
  5. Anche altri hanno anche altre cose però cercare altro è loro necessario per vivere, e giusto.
  6. Evidentemente io non sono un essere umano degno di questo nome.
  7. Evidentemente la mia diversità non ha nessun diritto, ma solo doveri
  8. Evidentemente i miei sentimenti non valgono niente
  9. Evidentemente solo gli altri possono soffrire e sperare di uscire da questa sofferenza
  10. Io devo bastare a me stesso
  11. Gli altri cercano relazioni
  12. Io non ne ho diritto. Anzi sono un peso.
  13. Per essere certi che non mi permetta neanche un sogno, mi viene ricordato in continuazione.
  14. Se smetto di sognare, posso smettere di vivere.
  15. Se smetto di credere a quello che sento dentro, posso smettere di vivere
  16. Se tutto deve dipendere da un corpo inadeguato, posso smettere di nutrirlo non lo merita
  17. Se tutti i sogni sono inadeguati devo smettere di nutrirli e esserne divorato io stesso
  18. Se tutto l'amore che sento non conta niente posso distruggere il mio cuore
  19. Quando il corpo sarà distrutto, i sogni mi avranno divorato, il cuore si sarà spezzato forse troverò la pace, quella stessa pace che mi viene regalata guardando dentro i tuoi occhi.

MAREDENTROMAREFUORI CHE E' SEMPRE TUTTO DENTRO DI ME E NON LO FACCIO PER DISPETTO A NESSUNO MA PERCHE' LO SENTO LO SENTO CON TUTTO, CON TUTTI I SENSI, LO SENTO E MI DA' VITA LO SENTO E NON LO CAPISCO LO SENTO E LO VORREI LO SENTO E VORREI ALMENO SOGNARE LO SENTO E LO VEDO DENTRO DI ME NON CI SONO ALTRE STRADE NON CI SONO VIOTTOLI OSCURI E' TUTTO LI' DAVANTI A ME E SI CHIAMA AMORE SOLO QUESTO IL NOME.


"MaredentroMarefuori"

24 marzo, 2007

Orchestra

Prima, all'inizio prove
Ognuno suona da solo
Fa le sue prove di accordo
Come se gli altri non esistessero
Sento il suono dell'arpa
Sento le leggere percussioni
Come battiti di ali di farfalla
Che rimbombano nel mio cuore
Sento due viole a turno
Sembra si lamentino
Sembra un triste pianto
Quello che sto trattenendo
Vorrei andare a casa
Vorrei non essere qui
Per piangere liberamente
Mi concentro sulle immagini
La musica no è dolore
Ho troppe lacerazioni
Nella testa e nel cuore
Le immagini, le immagini
mi servono immagini
E allora guardo le persone
Anche io sono persona?
Me lo chiedo sempre.
Guardo tutti da fuori
Loro forse guardano me
(Ma tanto non mi vedono)
E non so cosa pensano
Mi sembrano tutti uguali
No .. c'e' un bel ragazzo
Tre file più avanti
Lunghi capelli castani
Sguardo assorto e intelligente
Ha la posa di un principe
E magari lo è davvero
Chissà, lo sguardo mio si perde
Gli occhi si svuotano e mi perdo...

Arriva il coro e penso a te
Penso sempre a te
Per questo devo piangere
Ma non per te, per me
Intanto ognuno continua
le sue indistinte prove
Il coro, donne e uomini.
Vestiti in modo diverso.
Perchè sempre distinzioni
così evidenti e sfacciate?
Ora non manca quasi nessuno.
Una bellissima immagine
Da dipingere in un quadro
Mi piacciono le orchestre
Mi sono sempre piaciute
Per la loro eleganza vera.

Applausi applausi
Tutta l'orchestra
Tutto il coro si alza
E si inchina davanti al direttore
Che fa un direttore d'orchestra?
(Maestro viene chiamato, come Gesù)
Me lo sono sempre chiesto
Sono magia per me i suoi movimenti
Un dito che si muove impercettibilmente
E un suono che nasce immediatamente
Come fa? Come fanno?
Chiudo gli occhi
Il coro entra in me, ancora penso a te
Al tuo canto che mi pacifica
Una voce sola, una voce
Fatta da novanta voci
(ebbene sì, li ho contati)
Tutte voci diverse, ma unite
Il diverso che si unisce
in una armonia insperabile
E poi gli strumenti ancora diversi
Ancora insieme alle voci

E' bello guardare il movimento
di mani che pizzicano le corde
Di archetti che si muovono
Di fiati luccicanti che si alzano
E poi si abbassano e ancora le voci
E tutti insieme tutti diversi
E tutti insieme diventano uno
Una sola armonia che entra
dentro l'orecchio, l'occhio
il cervello, il cuore, l'anima
(esiste davvero l'anima?
perchè ti penso sempre?)
E il maestro con il suo corpo
Una magia di movimento
Che tutto porta in una sola direzione
Una magia di movimento
Per me incomprensibile
Chiudo di nuovo gli occhi
ma li riapro subito
Non posso fare a meno
di guardare con i miei occhi
quello che altri sensi
mi portano dentro

Il colore della musica: rosso
Sfondo rosso. Camicie bianche
Abiti neri. Spartiti bianchi.
Leggii grigi. Sfondo rosso.
Strumenti di legno (calore)
Strumenti di ottone (brillano)
E luce, luce sull'orchestra
Luce sul coro, dentro di me
(che ancora penso a te).

La musica si ferma, si fa silenziosa
Solo il coro di voci, più alte
E poi di nuovo anche la musica
Violini, viole, bassi, ottoni
Una timida arpa, percussioni lontane
Ognuno sembra solo
e invece tutti sono insieme
Come fanno?.. mi chiedo ancora
Come fanno a sapere il momento?
Ognuno sa il momento e cosa
Senza farsi influenzare dal vicino
che ha altro momento e altra cosa
Tutti diversi eppure tutti insieme
Come fanno a riuscirci?
Mi sembra tutto quasi magico

A volte la musica sembra più tranquilla
A volte è tutto troppo forte
Tutti insieme, tutti con il loro massimo
Sempre in armonia, ma con forza
come se quasi fosse rabbia che esplode
ma poi di nuovo piano piano
come le onde del mare
che si gonfiano si gonfiano
fino a che si sfracellano sugli scogli
e tornano indietro per ricominciare

Sono già perso, sono già altrove.
Chi è quel pazzo, quel pazzo
che ha scritto la musica che sento dentro
quella che mi rimbomba fatta di sensazioni
tutte diverse, ma che tutte insieme
sembrano davvero magiche?
Chi è quel pazzo che mi ha messo
tutta questa musica, che cresce
cresce per ogni sguardo, per ogni gesto
nel bene e nel male, tutto insieme
corpo, cervello, cuore e anima
(ma esite davvero l'anima?
e io perchè penso sempre a te?)
Chi è quel pazzo che ha creato
questa musica, e questa orchestra?
E poi l'ha messa, (tutta questa orchestra
che suona dentro di me)
l'ha messa in un teatro da demolire?

Forse un mattino andando in un'aria di vetro


Forse un mattino andando in un'aria di vetro

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida,rivolgendomi vedró compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andró zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.



Eugenio Montale


23 marzo, 2007

La strada

La mia strada è incerta
Trema dentro di me
Tutto sembra essere
......... un po' pericolante
......... un po' decadente
......... un po' incerto
Anche la luna.
Non si vede la fine
Solo luci qua e là
Incerte anche loro

Ma devo camminare.

22 marzo, 2007

Sogno - L'orologio d'oro

Sono a lavorare, in un ufficio molto barocco... Sto facendo un giro con Alessandra, una collega e ad un certo punto troviamo un orologio d'oro. E' il mio che avevo perso. Sono felice di averlo ritrovato e me lo rimetto. Continuando a camminare su un'altra scrivania ne troviamo un'altro. Questa volta non è il mio ed è molto più prezioso, avendo anche tutti dei diamanti intorno. Allora pensiamo di doverlo mettere da qualche parte al sicuro in modo che non venga fregato da nessuno. Ne andiamo a parlare con M. il capo per chiedere a lui il da farsi. Il mio scopo sarebbe di darlo a lui e così ci siamo scaricate il problema, ma invece rimane a noi, anzi lui ci consiglia di andare nel bagno degli uomini e lì sicuramente troveremo un posto adatto per nasconderlo. Perchè è pieno di nicchie nel muro che nessuno conosce e nessuno vede. Basterà trovarne una e poi domattina quando il proprietario dell'orologio tornerà gli indicheremo dove prenderlo.
Andiamo del bagno degli uomini che in realtà è un grande salotto molto molto barocco, ricco di mobili, di quadri di suppellettili di ogni forma. Un qualcosa di esagerato. Comunque ci sono alcune porte che dovrebbero essere i bagni veri e propri invece poi sono delle stanze ancora piene di quadri, ma con le pareti a roccia.
Ne guardiamo qualcuna. Alcuni uomini anziani brontolano per la nostra presenza ma tra di loro. Noi possiamo andare ovunque.
A me nessun posto sembra adatto alla conservazione di questo orologio. Mi sembrano tutti posti troppo aperti, troppo facili da trovare. L'orologio è prezioso e va tenuto bene.
Alla fine dopo una vana ricerca in qualcosa che mi vada bene torniamo dal capo che è in riunione con un sacco di persone anziane.
Allora dice di stare tranquilli. Prende l'orologio lo chiude in un cassetto a chiave e mi da la chiave dicendo. "Questa portala a casa, poi domattina vieni lo riprendi e lo dai al proprietario.
Strano non aver trovato un posto dove vi avevo detto, ma ora ho da fare "
Mi metto la chiave in tasca e mi sento più tranquillo.

21 marzo, 2007

Evanescente

Ieri mi sentivo evenescente
Sentivo che avrei potuto sparire
Senza lasciare traccia
Senza che nessuno se ne accorgesse
Liberando un po' di spazio e basta
Non sono niente
I miei sogni sono irrealizzabili
Non posso fare nulla
Non posso neanche sognare
Do noia
Sono un peso inutile
Sono niente
L'elettricità che mi riempie
non serve a niente
Sentirmi libero e vero
non serve a niente
Sentire amore
non serve a niente
Volare dove non si può immaginare
non serve a niente
Non ho scelto e non posso scegliere
Io sono perchè sento
Se smetto di sentire
Posso davvero smettere di esistere
Ed è quello che mi viene richiesto
Come se fosse volontà
Come se tutto dipendesse
da un pensiero razionale
Come se non esistessi davvero

19 marzo, 2007

Resistere




Devo resistere, ma sembra che a volte tutto il mio dentro voglia mollare e lasciare perdere tutto.
Sono fatto male. E questo non lo posso cambiare.
La natura ha sbagliato qualcosa e mi ha dato il nulla fuori e il troppo dentro.
Da buttare.

17 marzo, 2007

Elettricità

Oggi ho rivisto Billy Elliot e in una scena gli viene chiesto cosa prova quando danza e quello che lui descrive somiglia molto (moltissimo) a quello che sento io quando posso dire alla persona che amo quello che provo, senza imbarazzi o paure, per voce o per scritto. Quando posso abbracciare questa persona. Quando questo gesto non crea imbarazzo a nessuno.
E' bello trovare a volte delle parole che riescono ad avvicinarsi così tanto al proprio sentire, per il quale, tu queste parole non le trovavi, quando si riesce a tirarle fuori e gli si dà un nome, elettricità, vita, volo, libertà, ci si sente un pò meglio.
Anche se una parola non cambia niente.
(Il fuori non va bene: inaccettabile. Il dentro non esiste: invisibile. Le relazioni sono chiare!)

"- Billy, posso chiederti quali sensazioni provi quando danzi?
- Non so, all'inizio sono un po' rigido. Ma dopo che ho iniziato, mi dimentico qualunque cosa ed è come se... come se sparissi. Come se dentro avessi un fuoco. Come se volassi. Sono un uccello. Sono... elettricità. Già, elettricità."



Elettricità (Elton John dal musical Billy Elliot)

Non riesco proprio a spiegarlo,

Non ho le parole,
E’ un sentimento che non puoi controllare,
Immagino sia come dimenticare,
Scordandoti chi sei
Ed allo stesso tempo qualcosa
Ti rende completo.
E’ come se ci fosse una musica che suona nel
Tuo orecchio.
Ed io sto ascoltando, ed io sto ascoltando
E poi svanisco,
E poi sento un cambiamento,
Come un fuoco in profondità,
Qualcosa che esplode aprendomi,
Impossibile da nascondere,
E improvvisamente sto volando,
Volando come un uccello,
E’ un po’ come essere arrabbiati,
E’ un po’ come essere spaventati,
Confusi e tutti in disordine,
Ed infuriati,
E’ come quando hai pianto,
E sei vuoto e sei pieno,
Non so che cosa sia,
E’ difficile da dire.
E’ come se ci fosse una musica che suona
Nel tuo orecchio,
Ma la musica è impossibile,
Impossibile da sentire,
Ma poi sento che mi commuove,
Come se bruciasse in profondità,
Qualcosa che esplode aprendomi,
Impossibile da nascondere,
E improvvisamente sto volando,
Volando come un uccello,
Come l’elettricità,
L’elettricità,
Scintille dentro me,
E sono libero,
Sono libero,
L’elettricità,
Scintille dentro me,
E sono libero,
Sono libeeeeeeeero,
Oooooohhhhhhh,
Sono libero



Vuoto di senso

Il vuoto di senso
è davvero quello che sento di più.
E' dal libro (che sto leggendo) e dal film "I giorni della'abbandono".
Vuoto di senso.
Una frase che rende l'idea.
La rende perfettamente.
Vuoto di senso.
Non senso di vuoto che è altro:
io non sento un senso di vuoto. Assolutamente.
Ma sento davvero un vuoto di senso.
Un vuoto di senso assoluto.

16 marzo, 2007

Contapassi 2

11468

In tutto c'è qualcosa di buono.

Ora a dormire (provare a).

Contapassi

Sto andando su e giù per la casa
dalla camera
all'ingresso al soggiorno,
10 metri scarsi avanti e indietro
avanti e indietro
Il contapassi vola ...
almeno quello..
L'energia non si trattiene
devo fare qualcosa
So dove sei, cosa fai per te
So cosa senti
perchè anche io l'ho fatto
E questo mi fa stare in ansia
perchè è difficile
si piange tanto troppo
si piange tutto insieme
ci si sente anche ridicoli
a piangere così come bambini
davanti ad uno sconosciuto
che forse,
ma all'inizio siamo molto scettici,
ci può aiutare
senza sapere nè come nè perchè
Io parlo prima con te
Poi con lui, ma solo dopo
E non so perchè
Ma mi sento davvero sempre divers*
nell'essere sempre uguale
E forse alla fine fa bene davvero.

Un bacio e un abbraccio

Sogno non lineare- Sogno infranto

Sogno non lineare.
Sospeso nella sua intangibilità.
Etereo.
Polvere pura.
Avviluppato nel suo azzurro di mare dentro.
Impalpabile.
Destinato a sparire.
Nessuno lo puo' fermare.
Se soffio sparisce.
Se soffio rimane sospeso nel niente.
E ricadendo tutto ricopre,
è vero ne ho esperienza.
Salvato solo in una fotografia



Sogno infranto.
E' solo mia,
la mano colpevole.
Coperto da pensieri.
Non lineari.
Apparentemente razionali.
Ma se guardi bene.
In fondo.
Sotto a tutti i pensieri.
Il sogno resiste.
Col suo azzurro di mare dentro.


(settembre... ma anche ora)

15 marzo, 2007

Giorno sera notte

Durante il giorno mi capitano tante cose.
Vedo tante cose.
Ne sento ancora di più.
Tante mi fanno pensare sul momento.
Tantissime direi.
Ma tutte tornano alla sera.
E nella mia testa e nel mio cuore
Comincia una danza di pensieri
Di sentimenti di sensazioni
E' come se le cose accumulate prendessero forma
Tentassero di prendere forma
Nell'ora del riposo
E impedissero alla fine il riposo stesso.
E poi la notte
Le ritrovo nei sogni.
Le ritrovo perchè mi hanno insegnato
Che nei sogni si rielaborano i fatti vissuti
I fatti sentiti
I fatti visti con gli occhi fuori
Che l'anima ci pone davanti con gli occhi dentro
Ma poi il ragionamento fuori
Non riesce a ritirare fuori sempre
Il simbolo sentito e mostrato dal dentro.
Per questo sempre i sogni
Dicono e non dicono
Mostrano e nascondono insieme
Una dualità insomma
Come eclissi
In cui il giorno sembra diventare sera
e poi quasi notte.
Ma invece è sempre giorno.

I giorni dell'abbandono

Ecco un'altro film che mi hanno consigliato... ho ricominciato a vedere film perchè il libro che stavo leggendo era troppo difficile e vedere un film è molto più semplice, fa pensare meno.
La protagonista è Margherita Buy alla quale non so come mai, in tutti i film che ho visto, capita la parte della sfigata e sempre cornuta, magari vedova ma cornuta lo stesso (Le fate ignoranti).
Ora non so perchè i registi la prediligano in questo ruolo, però forse lei l'aria un po' dimessa ce l'ha di natura.
Comunque il film mi è piaciuto molto perchè tutte le sfaccettature della sofferenza che lei presenta, contro se stessa, contro il marito, contro la madre, contro i suoi figli stessi e poi ancora e soprattutto contro se stessa, io le capisco. E le comprendo. Non le approvo, come non approvo me, ma le comprendo perfettamente. E in questo film sono rappresentate bene.
In alcuni momenti così bene da fare veramente paura se uno si guarda dentro fino in fondo.
Peccato il finale un po' mieloso, anche se il significato vero è quello di imparare a vedere con i propri occhi e non con gli occhi degli altri.
Su questo io, con alcune persone, sono un mago sicuramente ho sempre visto con i miei occhi quelli dentro e quelli fuori e nessuno riesce a ingannarmi.
Mi è piaciuto in questo film anche il personaggio marginale della barbona. Non parla mai ma sembra sapere e sentire tutto. Un po' me. Che alla fine non so veramente niente.
Da vedere. Bene che me lo abbiano consigliato.
Dovrei forse leggere il libro da cui è tratto per capire meglio la storia.
All'inverso di quello che mi piace fare di solito, prima leggere l'originale e poi magari vedere cosa ne sia stato tirato fuori, e di solito nella lettura uno trova di più, ma forse perchè mentre si legge si assorbe veramente di più di quando si guarda un film.
Un libro da comprare.
Domani.




Uscire con te (forse)

Uscire con te per me è quasi una magia.
Una magia benefica, non un maleficio.

Però mi piacerebbe che ogni tanto fosse perchè ti fa piacere, non solo perchè non trovi nessun altro.
Che ci posso fare?
Forse dovrei dire "che bella magia!!", se capita, senza pensare altro.

A me sicuramente fa bene e fa piacere.
Ho poche certezze.
Ma per ora incrollabili.

14 marzo, 2007

Billy Elliot

Questo film invece è tra i miei preferiti.
Narra la storia di un ragazzino che ama la danza classica e lotta con un padre che lo vorrebbe vedere più a praticare sport maschili come la box. In un Irlanda impoverita dalla disoccupazione in cui davvero i sogni sono tutta la ricchezza possibile.

Credere nei propri sogni e avere la forza di lottare contro tutto e tutti per realizzarli!!

Bellissimo, poetico.

Mi farebbe bene rivederlo.

La bestia nel cuore

Qualche sera fa, prima di scoprire la mia fortuna, ho visto questo film.. Chi me lo aveva descritto come un film terribile come una vicenda quasi insostenibile (ma dove si vive a volte?) , chi come una commedia divertente (matto!!), chi come un film così e così (ok).
Io l'ho trovato semplicemente superficiale.
Nella storia gli unici personaggi credibili dal punto di vista psicologico sono il fratello e la cognata della protagonista, che tra l'altro si scoprono solo in fondo al film.
Lei che doveva essere il centro della vicenda è veramente poco credibile. Bastano un po' di giorni di visita dal fratello a parlare di cose terribili (ma forse non poi così tanto, visto che a quanto si capisce capitate solo 2 volte e non nella quotidianeità) , bastano questi pochi giorni e tutto scompare come per magia. La vita ritorna serena e tutto si sistema, con una bella gravidanza che sembra avesse causato l'inizio dei ricordi della protagonista.
Il resto del mondo (compreso il fratello) è evidentemente scemo perchè per elaborare ricordi mai passati e non ritrovati improvvisamente ci mette anni e anni.
Che altro dire?
Ho visto davvero di meglio.



Che fortuna!!

Che fortuna avere avuto una famiglia distruttiva che mi ha reso forte!!
Che fortuna avere avuto una famiglia da cui scappare che mi ha reso indipendente!!
Che fortuna avere dei sentimenti un po' troppo profondi che non riesco a scacciare!!
Che fortuna dovere durare ogni giorno un sacco di fatica per arrivare alla sera!!
Che fortuna chiedersi ogni istante Chi sono? Cosa sono? Che senso ha? Indica movimento!!
Che fortuna amare e non essere amati!! Indica energia e moltissimo movimento!!
Che fortuna !!!
E io che non me ne accorgevo!!
Che fortuna davvero!!

13 marzo, 2007

Sei nell'anima (è vero), io no però

Vado punto e a capo così
(vorrei riuscire ad andare)
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
(e io e il mio dentro che succederà?)
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
(davvero e poi?)

Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
(tu non mi fai paura MAI)

Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
(questo mi sembra plausibile)


Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
(direi che è tutto inutile e io non capirò mai)

Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
(ho solo TRE certezze, molti gli sbagli ma per il troppo sognare evaporato)


Quanta tenerezza
Non fa più paura
(MAI avuto paura della tenerezza tua)

Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
(TI SENTO sempre e TI PENSO ogni battitto del mio cuore)

Sei nell’anima
(veramente)

Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
(Ho perso tutte le mie difese e la mia forza)

Inizia
Tutto con te
(Sei tutto!)

Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
(Magari)


Goccia a goccia, fianco a fianco
(E sono sempre allo steso punto che non è a capo di niente)

(Gianna Nannini)

Sole-Luna



Il Sole Die Sonne
The Sun Le Soleil El Sol

La Luna Der Mond
The Moon La Lune La Luna



Il Sole
La Luna
Die Sonne
Der Mond
The Sun
The Moon
Le Soleil
La Lune
El Sol
La Luna

Sono io Sole?
Sono io Luna?
Bin ich die Sonne?
Bin ich der Mond?
Am I Sun?
Am I Moon?
Je suis le Soleil?
Je suis la Lune?
¿Soy yo Sol?
¿Soy yo Luna?






Chi è più forte?
Wer is die lauter?
Who is the strongest one?
Qui est le plus fort?
¿Quién es el mas fuerte?

La Luna che copre?
Was der Mond bedeckt?
The Moon that covers?
La Lune qui couvre ?
¿La Luna que cubre?

Il Sole che illumina?
Was die Sonne erhelle?
The Sun who shines?
Le Soleil qui brille?
¿El Sol que brilla?

Chi sono io?
Wer bin ich?
Who I am?
Qui je suis?
¿Quién yo soy?

Sono davvero eclissi?
Siend sie wirklich verdunkelung?
I am really eclipse?
Je suis vraiment l'éclipse?
¿Soy realmente eclipse?


........

12 marzo, 2007

Sogno assurdo

Sono al lavoro, ma è un altro posto. Sto in realtà raccomodando la mia vecchia vespa e ho tutte la mani sporche di olio di motore, ma fa parte del lavoro che devo svolgere e ogni tanto F viene a controllare che vada tutto bene e chiede se ho bisogno di qualcosa. Ma vado bene, mi manca poco a sistemare tutto. Anzi gli dico che quando ho finito vado a controllare il computer. Poi alla fine mi accompagna dentro l'ufficio. E' tutto diverso ha come una grande scalinata fuori bianca e una grande porta a vetri. Appena entrati c'e' come un grande bar ovale (il banco è ovale e fa un giro completo) tutto arancione e celeste. Intorno ci sono gli uffici. Lì c'e' il nostro capo che si sta facendo dare due caffè da due ragazze grassottelle e simpatiche. F. In tono molto scherzoso e sorridendo gli dice 'M, devi smettere di farti regalare i caffè da queste due, devi pagarlieli...' E M. risponde 'Mi vogliono bene sono loro che me li danno' E tutti ridono divertiti. Intanto una delle due ragazze mi fa l'occhiolino e mi dice sottovoce 'In realtà gli do sempre un caffè usato, glielo allungo con l'acqua e lui non se ne accorge neanche ..'. Poi il capo mi prende in disparte e mi dice che ci sono problemi , che in alto non credono che abbia saldato tutti i miei debiti (con il bar) ma che lui si fida di me come sempre e che quindi ci pensa lui. Io mi arrabbio e dico che ricordo benissimo quando ho consegnato l'assegno e ho chiesto anche se ci fosse qualcos'altro da fare .. Intanto il ragazzo del bar (chè è identico a quello del tennis club) mi dice 'Io lo so che paghi sempre tutto e continuerò a farti i caffè anche se volessero impedirmelo, hai sempre pagato tutto e lo posso garantire ..
Fine

1- Ho sempre raccomandato la vespina senza aiuto traendo grande soddisfazione quando ci riuscivo. Una volta ho raccomodato un pezzo, non del motore ma il bauletto davanti (che si staccava sempre e per mesi avevo cercato soluzioni di diverso genere) usando alla fine un ma mattoncino del lego, traendo una immensa soddisfazione personale per l'idea avuta.
2-Al tennis club c'e' un cartello che intima i clienti a saldare i conti sosposi entro la settimana e quasto mi ha colpito, come si fa a farsi segnare le consumazioni di un bar per pagarle dopo?

E' giusto inseguire sempre i propri sogni, vero?

Ieri mi hai fatto questa domanda.
So che avrei dovuto dirti di sì. Sentivo che avevi bisogno di sentirtene dare conferma.
Ma ero talmente giù che rispondere sì sarebbe stato falso.
Spesso in realtà penso che debba essere così che si debbano inseguire i propri sogni fino in fondo.

Ma i miei sogni sono così lontani dal reale che a volte ho dei dubbi. A volte mi sembra che questi sogni così colorati così pieni di vita così radicati dentro di me, a volte mi sembra che d'improvviso spariscano perchè troppo irraggiungibili realmente e allora mi ritrovo di nuovo nella nebbia, nel buio che non so da che parte guardare, girarmi, andare.

Ma poi ritornano forse perchè abbiamo veramente bisogno di qualche sogno per sperare in qualcosa di migliore per noi domani.

Per oggi ancora non ci sono.
Aspettiamo domani.


113

Stamani ho chiamato il 113. Non era giusto. Mentre andavo a lavorare ad un incrocio un bambino. Un bambino simpatico. Meno di 10 anni sicuramente. Con uno straccetto per lucidare alla meglio le auto e poter chiedere qualche spicciolo.
Un bambino deve stare coi bambini, non ad un incrocio trafficato a respirarsi il peggio del peggio.
E se la sua famiglia lì lo manda allora non è una buona famiglia. Mi è dispiaciuto per lui. Molto. Alcuni di questi bambini, con cui a volte ho parlato, comprando loro qualcosa per loro stessi, non ho mai dato soldi ai bambini, perchè avrei alimentato il meccanismo perverso, però ho sempre chiesto 'cosa vorresti per te?, soldi non te ne do, quindi dimmi solo cosa vorresti per te.. ' e allora in alcuni ho visto lo sguardo terrorizzato di portare qualcosa per se a casa e quindi pagare troppo per questo, e allora ripiegavano sempre su qualcosa di buono, da mangiare, di speciale per loro, tipo 'vorrei tanto una coca cola', con un sorriso vero.
Per i nostri figli un bicchiere di coca cola non è così speciale.
Comunque ho chiamato il 113, mi hanno ascoltato mi hanno preso tutti i miei dati. Ho chiesto solo di non spaventarlo ma possibilmente di riuscire a metterlo in una scuola in modo da permettergli di stare con i bambini della sua età a fare quallo che a quell'età si fa.

L'infanzia rubata non ritorna.
A me sono stati rubati circa 200 giorni l'anno per i miei primi 15 anni.
3000 giorni persi, ma non solo. 3000 giorni che sono tutti qui dentro.
Nessuno me li ridarà mai.
Il passato è passato e chi se ne frega mi dico a volte per farmi coraggio.
E' vero adesso ho altri pensieri e sentimenti più forti da dover gestire.

Però mi sembrava giusto chiedere aiuto per quel bambino


09 marzo, 2007

Sogno


Eravamo a torre del lago in bicicletta... tu andavi verso il mare io verso i campeggi nel viale principale. Tu mi chiamavi e mi dicevi 'Andiamo insieme sulla spiaggia... noleggiano dei cavalli .. ti insegno..'. A me pareva una bella idea anche se a cavallo ci ero stato solo un paio di volte in campagna e con dei cavalli che davano giusto per fare lente passeggiate (lentissime direi). Poi dovevo attraversare la strada. Tu ti eri fermato ad aspettare e sorridevi, come solo tu sai sorridere. Però passavano tantissime macchine e non trovavo mai il modo di riuscire ad attraversare. E avevo paura che ti saresti stufato di aspettare e te ne saresti andato. Ma tu stavi fermo ad aspettare, sempre sorridendo, anzi direi ridendo divertito delle mie difficoltà. Alla fine, dopo un bel po' di tempo ce l'ho fatta. Allora insieme in bicicletta siamo andati sulla spiaggia. Non c'erano ombrelloni nè stabilimenti balneari non c'era nulla. Solo spiaggia e mare. Un sole bellissimo. Faceva caldo. Sulla spiaggia non c'era nessun altro che noi. E sulla riva c'era un gruppo di bellissimi cavalli, bianchi e grigi non altri colori. Che stavano come aspettando. Senza sella. Senza niente. Ma io non avevo più paura. Tu mi aiutavi a salire su un cavallo e io gli accarezzavo il collo e mi tenevo forte. Improvvisamente avevo le briglie in mano che prima non c'erano e allora mi sentivo più sicura. Poi cominciavamo a correre al galoppo (impossibile in realta per me) proprio sulla riva del mar con gli spruzzi d'acqua che ci bagnavano i capelli il viso le gambe. Era davvero molto bello.

Questo è un sogno in tutti i sensi del termine (purtroppo)



08 marzo, 2007

I misteri della telefonia

Ieri sera alle 19.21 avevo dei problemi di lavoro. Fino a quel momento se ne era occupata una collega. All'arrivo a casa potevo verificare di persona quale potesse essere la soluzione. Dunque la chiamo per sapere il punto a cui fosse arrivata.
Mi risponde il marito
- Pronto sono ... devo parlare con ...
- Dimmi amore mio
- Mi passi ...
- Davvero amore?
- Non mi prendere per culo (scusate) è urgente! Mi passi ..
Parole incomprensibili
- Insomma me la passi o no cavolo, dico che è urgente per lavoro e te mi prendi in giro!!
Altre parole incomprensibili per me
Un dialogo tipo DOVE VAI? SON CIPOLLE dalle nostre parti si dice.
Riattacco con molto nervosismo.
Aspetto comunque che la collega mi richiami... avrà avuto lui il telefono si sarà divertito e glielo dirà..
Intanto vado avanti nel lavoro.

Stamani in ufficio appena vedo la collega dico
-Perchè non mi hai richiamato?-
-Perchè avrei dovuto?'
-Perchè ho parlato con tuo marito che aveva il tuo cellulare e mi ha preso parecchio in giro, ma pensavo poi te l'avesse detto che avevo chiamato
- No il mio cellulare lo avevo io
- Guarda ti ho chiamato e ha risposto lui

Andiamo a sentire

Lui nega di avermi parlato e nega tutta la conversazione

Verifichiamo le chiamate
Io ho una chiamata effettuata a lei durata circa 2 minuti
Lei ha una chiamata da lui alla stessa identica ora della mia ma non ha la mia chiamata nè come risposta nè come non risposta.
Lui ha una chiamata effettuata a lei contemporaneamente alla mia.
Altre telefonate non ce ne sono.

Conclusione a cui siamo arrivati

Chiamando insieme io sono stato agganciato alla loro telefonata ma sentivo solo lui
Lui parlava tranquillamente con lei e nessuno dei due mi sentiva per questo il dialogo era strano
Altro che privacy!!!

07 marzo, 2007

Mi manchi, lo sapevo

Sto malissimo.
Non per te.
Per il non te.

Mi sembra di impazzire.

Ancora una notte di pensieri

E' passato il mal di denti. Ieri il dentista mi ha torturato per mezz'ora. Il dolore si è protratto fortissimo per le successive due ore, tanto che mi son regalato un bel cellulare nuovo (tanto il mio si era rotto e teneva pochissimo la carica) con il quale ho mandato il primo mms della mia vita. La foto di un mio dipinto. Eclissi.



Però però nonostante tutto facesse presagire un notte di sonno dopo almeno 3 o 4 notti insonni di dolore allucinante (perchè il mal di denti viene quasi sempre di venerdi?) non ho dormito... neanche un minuto.

Pensieri per te.

Pensavo, pensavo a te. Pensavo a quando dici che nessuno ti ama e che quindi non mi consideri facente parte del mondo degli esseri umani. Pensavo a quando con la massima tranquillità definisci i miei sentimenti senza speranza. E' vero lo so. Non c'e' bisogno di ricordarlo ogni momento. Pensavo al tuo volto in cui vedo il mondo. Pensavo a come sia bello accarezzarlo. Pensavo al tuo corpo, per cui provo un'attrazione a volte indecente e a come sia bello abbracciarlo e stringerlo forte. Pensavo al tuo sorriso luminoso e alle tue lacrime tristi. Pensavo alla tua forza che credi di non avere. Pensavo alle incomprensioni passate, che forse non erano incomprensi ma tuoi adattamenti ai pensieri di altri.
Pensavo a quello che mi dice lo psi. Al fatto che devo prendere in considerazione la possibilità che non passino mai questi miei sentimenti. Non posso pensare che lui mi 'guarisca' perchè non ho nessuna malattia, ma solo tanto dentro che deve uscire in qualche modo.

Pensieri per me.

Poi ho pensato al mio fuori e al mio dentro e allora sono tornato bambino e quindi i pensieri sono passati a me piccolo indiano con la penna di gallina in testa.
E allora mi è venuto in mente che una volta sono entrato nella cuccia di un cane (i cani di campagna non sono tenuti molto puliti..) e ho cominciato ad abbiaiare perche pensavo così di capire cosa si prova ad essere un cane.. mi sembrava importante saperlo, e a quanto ha brontolato la mia zia quando ho fatto ritorno a casa. Cacciato nella vasca da bagno immediatamente per il puzzo che mi ero appiccicato addosso. Ogni tanto la zia me lo ricorda ancora ....

Poi i pensieri sono passati ai libri che leggevo e adesso vedo con chiarezza perchè mi piacevano.
Mi piacevano le avventure di Tom Sayer che era orfano (fortunato lui) e viveva con una zia che brontolava ma tanto per fare (il livello di castigo che vigeva in casa mia era altro) e che faceva un sacco di cose in libertà.
Mi piacevano i libri di avventura in cui se i protagonisti erano bambini erano orfani, o altrimenti i luoghi di svolgimento del racconto era lontanissimo e parlo dell'Isola del tesoro, di tutti i libri di Salgari.
Mi piacevano i libri di fantascienza e sognavo un giorno di andare a vivere in un pianeta lontano ma molto lontano (volevo scappare?)
Mi piaceva anche Davide Copperfield che aveva un padre che lo frustava se non sapeva le cose (e io mi ci riconoscevo) ma che presto presto, ancora bambino se ne va di casa e si costruisce un'altra vita piena di persone che gli vogliono bene.

Poi mi sono messa a pensare alla mia fuga da casa a 14 anni ...

Ma qui comincia poi un'altra vita





06 marzo, 2007

Lux

Nel mio buio, dove a volte mi perdo e non trovo chi sono, c'e' una luce magica. Incredibile.
Ho sempre paura di perderla.
Vorrei che fosse ancora più chiara. Ma non è possibile. E' una luce senza speranza di crescere, mi dicono. Chiudo gli occhi e mi figuro quella luce che illumina tutto e mi pare possa essere vero.
Invece è solo una luce lontana, ma che da pace lo stesso e senza la quale non potrei più vivere.
E' la mia luce.
Sono i miei colori più luminosi e più forti.
Sono tutto quello che vorrei.

03 marzo, 2007

Amore invisibile

Quando mi dici che nessuno ti ama o ti amerà mai fa un poco (poco per abitudine ormai) male.

Perche sai quello che sento

E non è trasparente

Non ho mai provato vergogna nel dirlo

Ma solo pace con l'io me.

Con l'io che non so cosa sia esattamente.

Non dire che nessuno ti ama.

Non dire che nessuno ti amerà.

Il mio amore esiste anche se non lo vuoi.

Ed è vero

Ed è per come sei.

Come sei.

Come sei, io ti amo.

02 marzo, 2007

Mi mancherai


Tanto
Mi mancherai

Ma voglio davvero che
ti riposi
ti rilassi
ti diverta
senza tristi pensieri.

Mi mancherai
Tanto

01 marzo, 2007

Verità inammissibili



Non riesco ad accettare alcune verità che per certi versi erano
lì davanti a me evidenti per tutti ma trasparenti ai miei occhi.
Oggi ho perso tutto quello che poteva rimanere.


Non ho più radici.


Chissà quale vento mi disperderà...

Albero senza radici
Occhi pieni di autunno