31 agosto, 2007

eartH - Heart


Se nel tuo cuore
senti il tuo mondo
Se nel tuo mondo
senti il tuo cuore


Non c'e' posto per altro.



27 agosto, 2007

Sogni

Corro corro corro in cunicoli sotterranei. Scappo scappo da qualcuno che mi insegue. Scendo scendo scale buie e piene di ragnatele. Corro. E lui sempre mi insegue. Improvvisamente in una piazza di notte. Libera-mente.


Sono a casa della nonna. E entro in una stanza segreta che tutti sanno che esiste, ma dove nessuno può entrare. Ma io entro lo stesso. E' piena di mobili antichi. Pavimento di pietra e pareti rosse. Scure. No ora gialle. Scure e poi un po' rosse e un po' gialle, ma sempre scure. Mobili antichi scuri alti alle pareti. Alle pareti, su mensole vasi di vetro con piante rigogliosisissime. Alla parete di là un'altra porta. La apro. Ora sono al primo piano nella camera della nonna. La nonna mi guarda male, perchè non dovevo entrare nella stanza. Lo so. Richiudo una porta e cerco una scusa. Delle forbicine su un mobile. Le prendo. Mi taglio le unghie. Dirò che sono entrata perchè dovevo tagliare le unghie. Guardo le piante alle pareti nei vasi di vetro. C'e' un olivo, piccolo, tipo bonsai ma più grande e bello rigoglioso. C'e' da un'altra parte una pianta di pomodori, rigogliosa e piena di frutti rossi. Ma come fa la nonna a coltivare così bene le piante nei vasetti di vetro? Mi chiedo ammirando tanta rigogliosa vegetazione.

25 agosto, 2007

Sogno

E' notte. Il cielo è stellato. Sono in un prato. Con delle scalinate intorno. Sembra un anfiteatro greco. Ma le scalinate non sembrano essere tutto intorno. Passeggio. Ci sono persone sedute sulle scalinate ed altre che passeggiano. And un certo punto quattro uomini armati mi circondano e mi chiedo di svelare il mio segreto. Io non so di cosa stiano parlando e se avessi un segreto non lo direi a loro. Mi minacciano. Uno mi punta una rivoltella alla testa e urla urla che devo dirglielo. Io sento sento davvero il freddo della canna della pistola sulla mia pelle e penso davvero che sparerà. Strizzo gli occhi come quando si ha paura di qualcosa. Sento sempre la pistola e lui che urla urla urla. improvvisamente getta via la pistola e dice che sono troppo forte, che è inutile, che se non ho ceduto con la pistola alla tempia non otterrà nulla da me.. mi sembra un miracolo. Ma la pistola è proprio a terra lontana. Se ne vanno.
Io torno a casa. Sono nella mia cucina. Apro un cassetto è pieno di oggetti a forma di cuore, portachiavi, specchi, giochi, cristalli.. tutto rigorosamente a forma di cuore. Richiudo il cassetto e penso che questo è importante.

24 agosto, 2007

Anima, psiche, respiro, vita vera


Le parole latine animus, spirito e anima anima corrispondono al greco anemos vento.

L’altra parola greca per vento pneuma significa anche spirito.
E poi respiro pensiamo a tutte le parole che indicano il respirare il polmone che riempendosi d’aria ci purifica e ci dà vita.

La stessa parola si trova nel gotico usanam, espirare e nel latino anhelare ansimare
diventato poi in italiano anche sinonimo di desiderare come impulso quindi di vita.
Nell’antico tedesco l’espressione spiritus santu era resa con atum, alito.
In arabo vento è rih, mentre ruh significa anima, spirito.
Analoghi nessi ha la parola greca psiche, imparentata con psychein respirare, psychos fresco, psycros freddo, gelido e psysa mantice.

Questi nessi mostrano chiaramente come in latino in greco ed in arabo i nomi dati all’anima siano collegati con la nozione di
ARIA IN MOVIMENTO


Inoltre in greco il termine psuche significa farfalla, come a dire che l’anima(psyche) svolazza ebbra di fiore in fiore, di amore in amore.

Da Anima di James Hilman e da C.J Jung e Fenicesulmare

Anima mia che piangi
Non vedi il sole
Inneggiante la Vita
Mistica stella del giorno
Ancora non vedi?
Milioni le stelle
Orizzonti lontani
Rimangono strani
Eteree parole risuonano
Nel nulla che avvolge
Tutto il tuo cuore
Eternamente battente

Non posso fermare il mio sentire.
Non posso fermare la mia anima.
Non posso fermare il mio desiderio.

Vivo.
Vero.
P.S. Buon compleanno grande piccola anima meravigliosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sii sempre serena, felice, allegra
e piena di vita come ora.
Ti voglio un bene dell'anima.
Siete tutto

23 agosto, 2007

Sogni

E' il primo giorno di scuola. La più piccola va in V la più grande in prima media. Alla piccola mancano lapis e penna. Mi fermo in cartoleria. Mi fanno un conto di 600 euro. Mi sembrano tanti. Mi metto a discutere. Ma sono indecisa se pagare o meno perchè come può andare a scuola senza lapis e penna... intanto che sono lì il tempo passa e mi rendo conto che sono già un quarto alle 10 e allora ho fatto tardi e la più grande ci teneva tanto al primo giorno di scuola ed io mi sento in colpa e cerco di co nsolarla e lei dice che non importa, ma io so che importa moltissimo e sto male male male...


Mi devo sposare, con una persona di cui non mi importa. Ma lo devo fare. Perchè così mi incatenerò e non penserò ad altro. Ma non ho tutta questa convinzione. Cerco scuse per rimandare. Vado a cercare non so cosa. Vado a comprare stupidi regali per amiche. Vado a vedere una seggovia se funziona. Vado in tanti posti senza meta. Poi con le mie piccole guido in strade di campagna. Sono in ritardo. E perdo il controllo dell'auto. Non riesco a frenare. Vedo una curva pericolosissima. Allora spengo il motore e tiro il freno a mano. Ce la faccio a fermarmi. Un pianto e un sospiro di sollievo. Ma sono sempre in ritardo per qualcosa.

21 agosto, 2007

Tantalo

Tantalo era un titano e si diceva fosse figlio di Pluto per via delle ingenti ricchezze accumulate dalle miniere della Frigia. Aveva tenuto nascosto il mastino d'oro rubato al dio della metallurgia Efesto e spergiurò di non averlo mai visto né di averne mai sentito parlare. Ma il motivo per cui figura tra i grandi puniti è il misfatto compiuto ai danni del suo figliolo Pelope, quando lo presentò arrosto al banchetto degli Dei.
La condanna inflitta a Tantalo dal sommo Zeus fu l'eterna tortura della fame e della sete, appeso nella palude tartarea ai rami di un albero sovraccarico di ogni qualità di frutti. L'acqua in piena saliva fino all'altezza del suo mento ma non appena Tantalo chinava il capo e protendeva le labbra arse per bere... l'acqua subito si ritirava e lasciava solo nero fango ai suoi piedi. Quando poi esasperato dai morsi della fame, tormentato dal bisogno di cibo, allungava il braccio e protendeva la mano per afferrare una mela matura, una pera o un fico dolcissimo... un soffio di vento gli allontanava il ramo dalle dita e l'agognato frutto cadeva nella melma.

L’olimpico Zeus, toccato nel cuore dall'efferato delitto commesso da Tantalo ai danni del proprio figliolo, impose a Mercurio il pietoso compito di riportare Pelope alla piena integrità. Raccolti ad uno ad uno gli sparsi resti del fanciullo, Mercurio li fece bollire nel latte in un calderone sorretto dal tripode. Le membra separate ora si stavano saldando bene insieme, ma c'era un pezzo mancante: la spalla che Teti aveva inavvertitamente mangiato. Per porvi rimedio, la figlia di Nereo fabbricò una spalla in avorio di delfino e la sostituì alla mancante. Rhea, soffiò in Pelope la vita e mentre Pan danzava per la gioia, il ragazzino uscì vivo e raggiante dal calderone. Lo splendore della sua bellezza adolescenziale colpì tanto profondamente Posidone che il dio del mare lo volle con sé sull'Olimpo e ne fece il suo personale coppiere.
Questo supplizio di Tantalo somiglia al mio.

Sogno

Passo la serata con amici conosciuti da poco. E' anche divertente. Ma poi mi annoio.
E quindi me ne vado.
Vado con le mie piccole in giro per Firenze. In Piazza Stazione davanti alla Scuola dei Carabinieri ci sono una specie di bancherelle da Luna Park che vendono tante schifezze. Le mie piccole mi chiedono 'una ciembella di quella donna laggiù'.
Mi avvicino. C'e' un banchino spoglio. Sul banco c'e' una palla di pasta lievitata della dimensione di tre palloni da calcio. Fa effetto. La signora, tutta vestita di bianco e grassottella e anziana, prende due pezzi di pasta e prepara le ciambelline per le piccole. Nel frattempo le piccole mi fanno notare che la faccia della signora è piena di scritte a penna. Mi metto a leggere... 'ho 70 anni..' e poi c'è la ricetta delle ciambelline. Chiedo spiegazioni e lui risponde 'se scrivo tutto in faccia tutti possono sapere chi sono senza fare troppe domande.. vi porto sulla terrazza, c'e' il sole e potete mangiare in pace'. Un palazzo bianco di marmo si materializza. Saliamo in cima sulla terrazza e ringraziamo. Si sta davvero bene.
Poi arriva un amico con un quadernone a righe pieno di poesie scritte da lui.. iniziate e non finite, finite e scarabocchiate. Una poesia per pagina. Bellissime. Le leggo con le lacrime agli occhi. Fino a che arrivo all'ultima pagina dove c'e' scritto 'Stamattina mi sono alzato, e ho preparato la colazione per te ... ' poi pagina bianca. Io sapendo per chi era quella colazione mi sento morire dentro perchè questo preparare la colazione è un gesto per me pieno di significati e che vorrei fare per le persone che amo e che faccio ogni mattina per le mie piccole.
Scappo. Porto le bambine dalla nonna, e di nuovo torno in centro a Firenze. Ho comprato i biglietti per l'autobus per andare dalla nonna. Ma non ci posso andare prima di notte. E' giorno ancora, ma le strade sono buie. Cerco tutte le librerie più grandi perchè voglio comprare libri d'arte per perdere i miei pensieri nei colori e non pensare ad altro. E medito sul mio continuo fuggire.. devo fuggire dai miei genitori e lo faccio da sempre.. devo fuggire da me stesso e lo faccio leggendo libri su libri, devo fuggire per andare dalla nonna, ma è presto e apetto che arrivi la notte, devo fuggire dagli amici che adesso mi cercano, devo fuggire e basta... Non è vero che sono forte sono solo uno che fugge sempre. Questo medito camminando in via Calzaioli.
Poi vado a lavorare. E piango. Ma vogliono installare quattro roto pmv, e io dico che non me ne frega niente che ho altro da pensare... ma insistono.. ma io ho i biglietti per andare dalla nonna.

20 agosto, 2007

Un gioco

Se un gioco
diventa
una cosa seria
Chi ci rimette
è sempre il mio dentro
avvolto nel nulla

18 agosto, 2007

Sogno

Non so come ma devo attraversare un fiume. Nuoto nel fiume con le mie piccole.
Ad un certo punto il fiume diventa mare.
Un mare che devo attraversare nuotando.
Non è mosso.
Ma è in penombra e fa paura.
E' immenso.
Ma devo attraversarlo e non so se ce la farò. Mi faccio forza e faccio forza a loro. "Ce la facciamo, la fine non è lontana" L'acqua è fredda. Ma ce la facciamo davvero con tanta fatica arriviamo al di là del mare.
Ma la stanchezza è troppa.
E chi mi ha fatto questo deve soffrire quanto me e soprattutto quanto loro.
E allora vado a cercare quasta donna cattivissima, contornata da brutti ceffi che mi ha costretto a tutto.
Sembra un cartone animato. E si trasforma sempre. Ma è fortissima e mi vuole fare fuori così come io arrivo a voler fare fuori lei.
Ma ha tutte queste guardie che l'aiutano mentre io ho solo le mie bambine che devo difendere.
E' un inseguimento senza fine su treni, per strade, per corridoi e per gallerie buie, è una lotta senza tregua.
Riattraverso il fiume e il mare tantissime volte perchè anche lei lo deve attraversare.
Perchè se lei tentasse di attraversarlo affogherebbe nell'acqua scura lo so.
Ad uno ad uno faccio morire le guardie in quello stesso mare.
E alla fine anche lei entra nel fiume che porta al mare.
Ma riesce ad uscire ed entrareun sacco di volte.
E anche quando arriva il mare scuro a travolgerla non ho la certezza che non tornerà a cercare di ucciderci.

Guardarsi dentro rende ciechi

Questa raccolta di saggi l'ho trovata un po' deludente rispetto a quanto immaginato nel titolo e nella presentazione in quarta copertina. Anche se degli spunti di riflessione interessante li ho trovati e li ho anche citati nelle discussionialla cena di ieri sera con persone nuove conosciute in spiaggia e che rappresentano il mio mondo interiore.Con le quali ho avuto uno scambio aperto su chi sono e come mi vedono. Il mio nome poteva essere andrea (duplice nome maschile e femminile insieme) .
Nessuno mi ha detto che ero disgustoso per questa dualità e alla fine 'allegri' baci mi hanno salutato.




"Per comprendere se stesso l'uomo ha bisogno di essere capito dall'altro"



"Un comportamento folle non è necessariamente la manifestazione di una mente malata, ma può essere l'unica possibile reazione ad un contesto comunicativo assurdo ed ingestibile"



"non esiste nessuna storia individuale che non offra potenziali spunti di partenza per qualsiasi sintomo funzionale descritto nei testi di psichiatria"

"NON C'E' ALCUNA ILLUSIONE PERCHE' C'E' SOLO ILLUSIONE"

"Il mondo viene creato da colui che CREDE di osservarlo"

Infine il concetto fondamentale è che non esiste alcuna realtà oggettiva ma solo le innumerevoli realtà soggettive essendoil soggetto che osserva il mondo facente parte del mondo stesso che osserva.

Leggendo un libro può venire voglia di leggerne altri ..

Da comprare appena vado in libreria "Il lupo della steppa" di Herman Heese di cui viene riportato uno stralciobellissimo che indica che con le stessi pezzi di se stessi si possono costruire infinite combinazioni, sempre deverse anche se dalla stessa origine.

E ancora "Il mago" di John Fowles il cui tema è lo stretto legame tra ILLUSIONE e PRESUNTA REALTA'

Occorre tirarsi fuori dal fosso
per i propri capelli
rovesciare se stessi
da dentro in fuori
ed essere capaci di vedere
Ogni cosa con occhi nuovi

17 agosto, 2007

Sogno

Sono in qualche posto in campagna dove ho seguito un corso di non so cosa insieme ad un collega. Dobbiamo rientrare. Lui parte spedito, io non riesco a seguirlo e chiedo di aspettare ma lui dice che ha da fare e quindi non si ferma. Io invece devo aspettare la mia gattina Scricciola che mi segue lentamente. Il sentiero per tornare a casa è sabbioso. Enormi massi di pietra briciante per il sole si ergono dalle parti del sentiero, rendendo sicuro il cammino, ma impedendo la vista del panorama. Ogni tanto mi fermo e chiamo Scricciola, e lei correndo, arrampicandosi e riscendento mi segue quasi scodinzolante come se fosse un cagnolino anzichè una micina. Il sole brucia. Ma ormai in solitudine con solo il micio vado avanti. La strada è lunga e mi domando come mai non abbiamo portato l'auto più vicina al luogo del corso invece che lasciarla così lontana. Cammino tutto il giorno e quando comincia a fare sera la strada diventa la strada del paese di mia nonna, in alto. Attraverso la piazza con la mia micina e so che presto sarò a casa dalla nonna.
Ma non ci arrivo perchè subito devo andare a lavorare. Ma mi hanno tolto il monitor ed io senza vedere quello che faccio non posso lavorare. Mi arrabbio tantissimo. Intanto penso che il corso che ho fatto è servito perchè ho imparato tante cose. Poi esco dal lavoro e la mia auto è parcheggiata in verticale e mi chiedo come posso aver fatto una cosa del genere. Comunque salgo e la riparcheggio per bene in orizzontale, con molta soddisfazione perchè la credevo una impresa impossibile.

14 agosto, 2007

Sogno

Sono un treno che corre su due binari lungo prati, con il grano e i colori dell'estate. No adesso c'e' una galleria entro velocissima... la galleria finisce. Vado sempre più veloce. Inizia un'altra galleria più lunga e più buia. So che non finirà. So che è un sogno. So che devo aprire gli occhi. So che sennò potrei morire. E non posso per via delle bambine. Apro gli occhi. Non sono nella galleria. Li richiudo subito e sono di nuovo sui prati, ma poi di nuovo in galleria. Allora li devo riaprire perchè la galleria è fredda e buia. Apro gli occhi e penso al mare. Allora lo vedo il mare, richiudo gli occhi adesso sto volando sui prati sulla spiaggia sul mare.. sempre più in alto .. troppo in alto posso precipitare. Allora devo riaprire gli occhi per non andare troppo in alto al punto senza ritorno... Li richiudo e di nuovo il mare i fiumi. E di nuovo la ferrovia il treno.. E di nuovo quell'ansia del troppo alto o del troppo buio.
E di nuovo quel mare luccicante sotto di me.

Chi sono, chi sei, chi siamo

Questo è un vecchio gioco che facevo con un amico tanto tanto tempo fa..

chi sono?
chi sei?
e poi
chi siamo?

cosa voglio?
cosa vuoi?
e poi
cosa vogliamo?

cosa mi aspetto?
cosa ti aspetti?
e poi
cosa ci aspettiamo?


Le risposte non erano mai esaurienti e la terza domanda dei diversi gruppi rimaneva sempre inevasa...

Non conosciamo mai noi stessi, non riusciremo mai a conoscerci veramente. E non riusciamo neanche a conoscere veramente gli altri... possiamo avvicinarci ma qualcosa ringraziando Dio risulta sempre nuova.. una sorpresa o una delusione, ma movimento vitale comunque sia.

4850 cose in comune e infinite cose diverse.
4850 cose diverse e infinite cose in comune.
infinite cose sempre nuove. Per Me

12 agosto, 2007

Sogno

Sono al lavoro. In un ambiente un po' diverso. Pieno di moquette azzurra dappertutto. Passo semplicemente per vedere come vanno le cose. Sono in ferie e non voglio trattenermi. Saluto i colleghi. Mentre sono lì però arriva una collega con una carrozzina a farci vedere la sua bambina nata pretermina, a 8 mesi... e lo dice fiera.. è felice di mostrarcela. Io balbetto .. ma non ci eravamo sentiti ieri? .. non mi avevi detto niente... Lei .. no no .. è nata stamattina ... e io allarmato .. e ti hanno già mandata a casa? .. e lei .. sì.. la mia mamma non voleva che la portassi qui, ma io volevo venire ... io sono molto perplesso e non capisco. Poi la collega si mette a lavorare lasciando la carrozzina da una parte... A un certo punto sento un pianto... e siccome la collega non da segno di sentirlo, vado a prendere la carrozzina per portargliela.. mentre spingo la carrozzina il volto della neonata cresce, i capelli diventano lunghi e lei comincia a sorridere con gli occhi anche ed è un sorriso bellissimo, che però su un neonato lascia perplessi .. perchè un neonato non sorride, sorride a un mese, non appena nato...
Porto la carrozzina alla collega e le dico che la piccola ha fame. Poi vado al mio posto di lavoro e mi metto a dormire... dopo un po' mi raggiunge la collega e mi chiede se so dove sono i documenti di casa sua.. io nel dormi veglia chiedo .. l'hai dato il latte alla bambina? .. lei risponde .. no è morta devo telefonare a casa per dirlo e non trovo i documenti .. io mi metto a piangere.. e mi stupisco della mancanza di disperazione della collega.. poi penso a quello strano sorriso.. a portare una bambina nata da due ore in ufficio e tutto comincia a girare... improvvisamente sono a casa della mia nonna, ma non quella rifatta, quella originale e c'e' mia nonna e ci sono un sacco di colleghi anche il mio preferito .. ed io dico.. ero passat* solo per il pranzo sono ferie, dopo vado via. Mia nonna è radiosa. Mi prende da una parte e mi dà dei soldi perchè dice che ne ho bisogno .. io chiedo .. nonna chi te li ha dati ... er lei dice .. mia mamma.. ed io penso che sia assurdo perchè sua mamma è morta da mezzo secolo.. ma la nonna è vecchia...
E poi mi chiede se sono andatra a cercare i funghi e io rispondo che non sto bene e non ho voglia di fare molte cose.. allora mi porta in una faggeta bellissima e lì mi sono svegliato

11 agosto, 2007

Sogno

Sono in una piazza dove c'e' un sacco di gente.. potrebbe essere il piazzale Michelangelo. In fondo dove c'e' la balaustra c'è un banco dove accolgono le persone depresse che hanno bisogno di supporto psicologico. Questo supporto è fatto da volontari. Un mio caro amico è uno dei volontari di questo servizio. E' tutto vestito di azzurro chiaro, con una bandana sempre azzurra in testa. Al banco chiamano uno specializzato in casi gravi e quindi mi dice che è il suo turno e deve andare. Io allora chiedo se mi presento al banchino e chiedo supporto, se poi mi abbraccia un po' anche a me... ma lui mi risponde che io non sono depress* sennò non sarei in grado di formulare una richiesta così precisa e che comunque alla fine del servizio mi abbraccerà comunque. Lo vedo andare al banco e prendere per mano una ragazza che vuole suicidarsi. E' alta tutta spettinata e magra da far paura. Indossa solo una camicia da notte bianca. La porta su una panchina e comincia a parlarle. Io li guardo e mi commuovo. E penso come posso non amare una persona così. E' quello che ho sempre cercato. Lui ogni tanto guarda verso di me e mi sorride ed io mi sento in pace col mondo in quel sorriso. Poi porta la ragazza a sedere su un marciapiede sull'altro lato della piazza ed io mi siedo sulla panchina e comincio a fotografare la festa, Un sacco di ragazzi si preparano a ripartire e aspettano un pulman che li riporti a casa. Ogni tanto guardo in direzione del mio amico e vedo che adesso la ragazza parla e sorride. Sta meglio. Lui la riporta al banchino e lei lo ringrazia di tutto sorridendo felice. Io piango per la bellezza di quel sorriso. Mi presento al banchino, ma mi affidano ad un tizio che non mi piace per niente e allora dico subito.. no no ho sbagliato non mi serve niente... mi rimetto a girare per la piazza e a fare foto. Ad un certo punto arrivo davanti ad una serie di quadri messi alla meglio, quasi disorganizzati. Però mentre alcuni sono dipinti normali, altri sono dipinti vivi.. in uno per esempio ci sono immagini che cambiano continuamente, immagini tristissime ma con un loro fascino.. in uno invece c'e' un ritratto in cui c'e' una persona vera dietro la cornice che sorride ogni volta che qualcuno lo guarda... però è stanco e sorride sempre meno, io lo consolo dicendo che tra un po' la festa è finita e potrà riposare e andare a casa sua. Mentre guardo e fotografo questi quadri il mio amico ha finito il suo turno. E mi abbraccia e insieme guardiamo i quadri e commentiamo le mie foto.
E tutto va bene.

08 agosto, 2007

Abbracciami

Abbracciami...
Abbracciami...

Se sei stanco di parlare...
se non sai che cosa fare...

Abbracciami...
Abbracciami...

fra le pagine strappate...
delle notti complicate...
nelle miniere abbandonate della fantasia
che i ladri dl grigiore ci han portato via...
i sogni sono gnomi affamatissimi...
se non li nutri ti divorano lentissimi...

Abbracciami...
Abbracciami...

profezie di temporale
non ne voglio più ascoltare...
in questa terra di nessuno
che appartiene a noi...
puoi chiedere ai miei occhi tutto ciò che vuoi...
le guardie di confine son lontane ormai
non hanno ali né fucili...
non le incontrerai...

Abbracciami...

Abbracciami...


Questo amore è tutto quello che ho...
vuoi portarmi tu nel regno di Oz...
puoi suonarli in fondo all'anima mia...
quei tamburi blu
della tua malinconia...

Abbracciami...
abbracciami...

fra le ciglia stralunate
delle notti disperate...
lungo le spiagge abbandonate
della fantasia...

che i ladri di passione ci han portato via...
i sogni sono un peso... se li lasci giù...
li devi prendere per mano
e non voltarti più...


Abbracciami...
Abbracciami...
Abbracciami...

(Sergio Caputo )

Abbracciami

Abbracciami...

06 agosto, 2007

Un prato

Erba e fiori 2007


Vorrei riposare
E guardare solo i colori
Senza pensare
Solo al mare
Vorrei riposare



Girasoli

Girasoli - 2007

(versione precedente)

Ho aggiunto i colori della sera ai girasoli. Il colore della notte al bosco in fondo.
E ho specchiato il colore dei fiori nel cielo. Ora mi sembra un paesaggio di pace.
Che vorrei guardare insieme.



A volte il mare nasconde


A volte il mare
nasconde
tra le onde
sotto gli scogli
nella sabbia
in se stesso
le sue ricchezze
più vive
più colorate
più dolci

non so perchè
ma io le sento
io le sento
io le sento
e non posso non amarle


05 agosto, 2007

12 km (che poi erano 13)

Oggi mi è venuta la splendida idea di partecipare, senza il minimo allenamento, ad una gara podistica tra i boschi degli appennini. La corsa si svolgeva su un percorso misto di 12 km, ma siccome sono riuscito ad interpretare male una freccia ho pure sbagliato strada andando a rifinire in un sentiero senza sfondo da cui sono tornato indietro..

Questa corsa in cui volevo semplicemente arrivare in fondo, l'ho vista come metafora della vita. Salite insormontabili, in cui mi sarei volentieri arreso, ma con la volontà ho obbligato tutto il mio fisico ad andare avanti.. Panorami mozzafiato in cui la chiesa da cui eri partito diventa un puntino lontano e ti rendi conto di qunto in alto si possa salire. Panorami in cui vedi cose di cui non immaginavi l'esistenza... Discese apparentemente facili, ma piene di pietre su cui ti puoi sfracellare più facilmente prendendo troppa velocità.. Pianure rilassanti... Fonti dove rinfrescarsi.. Sole che brucia, quando di solito per te è amico, ombra che rinfresca quando di solito per te è nemica... la normalità delle cose rovesciata.. e tu che arranchi per arrivare in fondo. Perchè se tutto il corpo grida di fermarsi, la mente non si arrende e vuole andare avanti avanti... incoraggiamenti di persone mai viste.. ma che sembrano almeno lì per lì utili... la strada che a volte sembra quella giusta, ma poi si deve avere la forza di tornare indietro, di ammettere lo sbaglio.. il fosso da guadare che non trovi subito il punto e pensi di nuovo ad un errore.. girare intorno al lago con i pescatori placidi che invidio per la pazienza... passare accanto alla chiesa medioevale... e di nuovo nel bosco.. e poi alla fine, l'arrivo!! Con la forza di essere arrivato in fondo. Senza arrendersi.


Perchè è facile per la mente imporre qualcosa ad ogni muscolo del corpo e rimane impresa impossibile imporre qualcosa a quel muscolo involontario chiamato CUORE??



Sogno

Il padre di un amico è tornato da molto lontano. Ed è tornato perchè vuole toglierlo dal posto di lavoro e dal ruolo che merita e si è conquistato. Perchè lo ritiene incapace. Lo considera che non valga nulla. Organizza una manifestazione contro il figlio.
Io divento una belva, per la profonda stima invece che ho di questa persona anche sul lavoro, nonostante i litigi o le diversità di vedute. Ed allora in motorino mi reco a questa manifestanzione e mi metto a urlre a tutte le persone che sonò lì che è tutto sbagliato e che nessuno mi sembra capisca veramente nulla. Ma nessuno mi degna di considerazione. Il padre dell'amico invece viene e ingaggiamo una lotta a urla e cazzotti e calci. Io ho la meglio. Ma non serve a molto. Le persone della manifestazione sembrano tutti zombie privi di qualsiasi opinione personale, sembra non sappiano perchè siano lì ... Dopo la lotta me ne vado minacciado di tornare tutti i giorni.
Poi vado in un giardinetto. C'e' la luna piena ed una fontana che butta un acqua purissima e limpidissima. L'amico mi ringrazia, ma sembra rassegnato e io gli dico che doveva lui andare a combattere per se stesso. Ma lui scuote la testa e mi risponde - lo capisci chè è perchè hai il tuo lato femminile così forte che hai fatto questo? Lo capisci che è solo con quello che hai tirato fuori tutta quell'agressività. Io sono offeso e vorrei ribattere. Ma poi sto zitto perchè so che forse ha ragione. Poi andiamo a casa sua .....



01 agosto, 2007

Il cimitero tedesco - Passo della Futa


Non calpestate le lapidi.



30683 ragazzi tra i 20 e i 25 anni



Croci all'ingresso



Guardiani silenziosi



Spirale


Pace eterna.

Antigone - Passo della Futa

Di ArchivioZeta al Passo della Futa oggi ho PARTECIPATO all'Antigone di Sofocle.



Uno spettacolo unico. Un teatro di partecipazione. Un teatro di immagini come foto o quadri da ammirare. In una cornice che rilassa la mente ed il cuore. La pace eterna che qui vedo davvero realizzata.




Una Antigone combattiva e pronta a morire per quello in cui più fermamente crede anche se va contro ogni ragionevolezza. Una Antigone che alla sorella che vorrebbe portarla alla ragione risponde 'Pensa davvero se la tua è Vita...' o qualcosa del genere.
Una Antigone moderna come non mai.




Un Creonte sprezzante come tutti coloro che pensano di possedere il dono della verità e che si ritrova vittima della stessa sua crudeltà.



Una recitazione come io mi immaginavo fosse quella greca, anche se mancava il coro come più voci insieme che penso ci dovesse essere. Mi è piaciuto il posto, il modo, l'atmosfera, la visione. Da ultimo più stanca, per il vento che portava via le voci e faceva socchiudere gli occhi.

Grazie a chi me lo ha suggerito (sempre adorabile)