30 dicembre, 2006

Fine Anno

Che posso dire di questo anno agli sgoccioli? In realta sento di non poter dire niente. Non sono in grado di dare una valutazione oggettiva di quanto o cosa questo anno mi abbia portato. Dentro, fuori. Tutto cambia in un vortice di pensieri, sensazioni sentimenti. Tutto cambia ma resta uguale. E dopo un anno sono ancora qui a non sapere da che parte guardare. A chiedermi come fare, cosa fare, dove andare. Ancora nebbia. Densa nebbia che non riesco a diradare. Fuori di me. E strade infinite, lineari, impossibili, invalicabili. Dentro di me.
Addio 2006.
Non ti rimpiangerò.

29 dicembre, 2006

Nebbia

E' scesa una fitta grigia nebbia,
come i miei pensieri.
La voglia di fuggire
è una bella donna
che mi ammalia,
invitante e persuasiva
seducente e sensuale.
La voglia di seguirla
avvolge polarmente
la mia mente
magnetica
e attraente.
Qual forza
posso io opporre
ad essa
affinchè ragion non perda?
Forse sol raziocinio
e perseveranza
consapevolezza
e temperanza.

Christian Phoenix

26 dicembre, 2006

Sopravvissuti

Sopravvissuti ad ancora un Natale.
Non l'avremmo mai detto
A settembre avremmo scommesso il contrario
E invece eccoci ancora vivi
Fuori vivi
Tristi. Pieni di lacrime che dal 24 ci accompagnano,
ci accompagnano da quando siamo entrati
in quella Chiesa piena di gente con altri pensieri
piena di parole di Speranza
che alla fine rimangono lì
sospese nella luce fioca delle candele
E allora le lacrime sono cominciate
E sono continuate in una notte senza sonno
E il giorno dormiamo
Dormiamo il mio dentro e il mio fuori
Così non dobbiamo pensare
Così non dobbiamo sfidarci
In una lotta continua
Senza vincitori nè vinti
Non esiste una vittoria
Forse che siamo ancora qua
può sembrarlo per gli altri
per chi ha bisogno di noi,
ma per noi è solo una resa.
Siamo solo stanchi
Stanchi e sopravvissuti.

Maredentro Marefuori

24 dicembre, 2006

Vigilia di Natale

Ho finito il mio lavoro.
Mi ha accompagnato per mesi.
Mi ha dato non preso energia.
Perchè io ho energia: essa si genera facendo cose per chi amo.
Poi si consuma nelle notti insonni e nelle ora vuote.
E ora che ho finito come passerò il tempo
Che potrò fare per ritrovare energia?
Domani è Natale.
Ma non ti potrò abbracciare
E ancora mi chiederò
COSA SONO?
Perchè Dio mi ha chiesto di essre così?
Perchè Lui è nato e si è fatto Uomo?
Perchè?

21 dicembre, 2006

Tanti auguri

tanti auguri
e un abbraccio che non ti ho dato
che ti volevo dare
ma non ce l'ho fatta.
Tanti auguri
che tu abbia sempre
tanta pace
nel tuo cuore
e tanta serenità
nella tua anima senza fine

20 dicembre, 2006

Mi manchi

Mi manchi già prima di non vederti.
Mi manchi già prima che inizino le lunghe vacanze
Mi manchi perchè non voglio
Non voglio passare un Natale
Un Natale come lo scorso anno
Ma non ho alternative
E adesso è molto peggio
Peggio
Perchè io non sono.
E adesso lo so.

18 dicembre, 2006

Lontano lontano

A volte sei così lontano
così lontano
che mi sembra di non potercela fare
che mi sembra che tutto dentro si spezzi
che mi sembra di non poter trovarmi
mai
di avere disperso così tanto
il mio dentro
il dentro che non sai
da non poter più convivere
con il mio fuori
il mio fuori che non so

14 dicembre, 2006

Niente sonno niente sogni

niente sonno
niente sogni
ho paura ultimamente
anche dei miei sogni
l'altro ieri
in un sogno
eri senza vestiti
in circostanze sbagliate
fuori luogo
in una stanza bianca.
Ti facevi fare un tatuaggio
da un tuo amico
su tutto il corpo
il mare il sole le nuvole
bellissimo
un bellissimo tatuaggio
come un quadro.
Poi il tuo amico lo voleva fare a me
ma io no non potevo
non potevo una cosa così per sempre
avevo paura
se poi cambi idea? dicevo
se poi cambi idea quanto laser ti ci vuole?
ci pensi?
hai esagerato
io no, io non posso
non posso non riesco
non voglio
ho paura

11 dicembre, 2006

Chi sono io?

Chi sono dentro?
Chi sono fuori?
Chi sono davvero?
Cosa sono davvero?
Foto scattata a me.
Foto in cui l'anima sembra uscire
Sembra volere mostrarsi.
L'ho chiamata MeDavvero.jpg
Ma forse solo io la vedo.
La mia povera anima irriconosciuta.
Scambiata per altro
Maltrattata.
Invece che coccolata come lei vorrebbe.
Una nuova notte mi aspetta.
Vado a confondermi nei sogni.

07 dicembre, 2006

Tagli

Oggi mi sento l'anima tagliuzzata.
Perchè devo decidere di sopportare tutto questo?
Niente sembra avere un senso.
Niente
Niente
Niente
Il niente che distrugge.
Solo tagli
Niente altro

06 dicembre, 2006

Sogno

Ho un fratello più piccolo. Un bambino. Ferocissimo. Cattivissimo. Egoista. Ho terrore di lui. Vuole sempre averle vinte. Mi muovo in casa con la paura di incontrarlo. La casa è tutta blu con moquette dappertutto. Non si sente mai quando arriva. Non si sente mai se qualcuno si muove per le stanze. E' sempre buio. Nessuno accende la luce. La luce della luna illumina sinistramente le stanze. Ho mandato una mail a F. E non avrei dovuto. Ho il terrore che mio fratello lo scopra. Vorrei poter cancellare la mail. Tornare indietro. Ma è troppo tardi.
Sto male. Troppo male. Ogni tanto questo fratello lo portiamo in una specie di clinica psichiatrica dove ha degli amici.
Tipi stranissimi. Da paura a incontrarli fuori. Tutti con lo sguardo allucinato.
Ma lui è contento di avere questi amici. poi un giorno all'improvviso la sua pazzia si scatena. C'e' la sua mamma in una specie di gabbia. Non ho certezza che sia anche la mia. Io guardo la scena dall'alto, dal piano di sopra. Si vede come da un ballatoio che dà su una grande sala. E' la clinica ma è la casa. In un continuo scambiare di posti e di luoghi.
Lui si avventa sulla mamma. E poi buio. Non vedo niente più nulla. Fino a che all'improvviso la scena è di nuovo visibile.
Lui è da una parte tutto insanguinato. Rannicchiato sotto una sedia. La sua mamma sta bene. Non riesco a capire cosa possa essere successo.
Lui ha ucciso qualcuno.
Il padre. Poi improvvisamente i ruoli si scambiano. Lui è il padre (bambino) che ha ucciso il figlio (sempre bambino). Gli ha chiesto di aprire le braccia come per offrigli un abbraccio e poi l'ha pugnalato al cuore. Glielo ha richiesto e di nuovo la ripugnalato. In una richiesta di un gesto d'amore un tradimento così violento. Ripetuto per una volta e un'altra e ancora e ancora.
L'ucciso, di legno come pinocchio giace da una parte. Un burattino e basta. Non so più se è morto il padre o il figlio. Ma lui è mio fratello.
Poi di nuovo sono nella casa con la moquette blu e la luce della luna. Di nuovo il terrore continuo. Di nuovo l'angoscia della mail.
Poi la sua mamma decide di portarlo alla clinica psichiatrica e di lasciarlo lì per sempre. Troppo pericoloso. Quando lo portiamo lì, lui è improvvisamente cresciuto. E' vestitoi elegante è ha il corpo e il volto di Brad Pitt.
E' bellissimo. Sembra buono.
Ma fa paura lo stesso.
Lo lasciamo lì seduto su un divano. Lo sguardo smarrito. Scappiamo. Senza dirglielo.
Poi andiamo non so dove. Siamo in un paesino di montagna. Andiamo come a una festa. Ma io penso alla mail che devo cancellare.
E penso che sulla strada del ritorno lui ci aspetterà nel buio per ucciderci.
Perchè lo faranno uscire dalla clinica, perchè non l'abbiamo detto a nessuno che lo lasciavamo lì. Quindi penseranno che è passato a trovare gli amici come altre volte e quando vorrà lo faranno uscire.
E lui aspetterà sulla strada del ritorno di nuovo bambino di nuovo feroce. Per uccidermi.
Questa volta non ce la farò. Penso poi che invece potrei tentare di distrarlo, c'e' un negozio sulla strada del ritorno. Potrei fare finta di niente, che non l'abbiamo lasciato alla clinica, potrei proporgli di regalagli quel paio di stivali che gli piacevano tanto. Magari si dimentica di uccidermi almeno lì per lì.
Ma non so se funzionerà.
Ho paura e non so che fare. E mi vedo sempre l'omicidio nell'abbraccio.
Sto male e ancora sono fuori al buio. E ancora sono in casa con la moquette blu. E ancora lui che esce dal mare per venirmi a uccidere e ancora lui che è solo un bambino e forse ha più paura di me, merita compassione ma terrorizza.
E ancora e ancora in un ripetersi delle stesse scene e delle stesse paure. Lui che aspetta nel buio. Lui che esce dall'acqua, lui che cammina felpato, lui che vuole uccidere. Lui che è il padre, lui che è il figlio. La mail. E poi di nuovo il buio, la casa, l'acqua, la luna, la paura.

Ore 2:07 il risveglio.

05 dicembre, 2006

Solo facciata

Tu vedi di me solo una facciata?
Tu non vuoi vedere altro.
Nessuno come te potrebbe vedere dentro
Il mio mare dentro
Solo non vuoi
Non so come mai
Ma non vuoi
E' come se ti avessi dato il libro
Il libro della mia anima
E tu guardassi soltanto
La copertina e il titolo
Non ti piace e non lo apri.
Quanto ho fatto
di stupido di matto di assurdo
Quanto ho detto
di stupido di matto di vero
Quanto ho scritto
di stupido di matto di vero
E' la trama del libro
Che non vuoi leggere.

04 dicembre, 2006

Un passo importante

Un passo importante
Cambiarsi fuori
Per essere come dentro
Perchè il dentro indica la strada
Un lungo percorso
Paura
Forse non arriverò in fondo
Ma devo provare

Anche se non era questo il mio sogno
Con te.

01 dicembre, 2006

Col tempo

Col tempo sai,col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il viso,non ricordi la voce ..

Col tempo, col tempo... quanto è il tempo? Il tempo che si dilata a dismisura quando sei a fare i conti tra quello che senti e lo stridore tra quanto questo sia il suo niente e allo stesso momento il tuo tutto.
Quanto tempo? Il tempo infinito dell'attesa di qualcosa che non verrà mai. Come misurare questo tempo? Anche un minuto risulta troppo. Un giorno una fatica immane che sarebbe più semplice lasciare perdere tutto e però non puoi.
Davvero col tempo tutto se ne va?
Davvero alla fine non ami più?
E allora cosa diventi?





28 novembre, 2006

8200 minuti (circa)

Sono tantissimi i minuti che dovrò attraversare
con la loro vischiosità
con la loro lunghezza infinita
con la loro pesantezza
prima che la mia anima si possa di nuovo rilassare
guardando i toui occhi
il mare
il sole
la vita


27 novembre, 2006

Ancora ti amo

Per sempre.
Anche se mi addormenteranno l'anima.
Come potranno davvero cancellare
Un sentimento così?
Davvero ci riusciranno?
E allora chi sarò io?

Cancellare mare dentro

E' sbagliato il mio fuori.
Questo è appurato. Non riesce a aiutare il mio dentro.
Da oggi sarà sbagliato anche il mio dentro.
Tutto quello che sento deve essre cancellato
distrutto
eliminato
Non vale niente.
Io sono quello che sento.
Quindi non dovrò essere più niente
Questo mi è richiesto
Questo devo fare.
Ma non so perchè.

23 novembre, 2006

Vuoto intorno

Vuoto Intorno
Nulla Sputato In Faccia
Come stavo bene
quando non c'era nessuno
Ieri sera
Grazie
Fai finta che
La mia esistenza
Sia finita prima di Oggi
Tanto non serve
A niente

22 novembre, 2006

Sogno

Ho sognato..
Avevo un fratellino piccolo di due o tre anni. Siamo su una strada, c'e' una steccionata di legno,al di là c'e' un dislivello di una decina di metri. E' una giornata di sole. A un certo punto, consapevolmente e con volonta il fratellino decide di buttarsi di sotto.
Per suicidarsi. Lo so.
Vorrei impedirglielo, ma non faccio in tempo a fermarlo.
Mi dispero. Guardo di sotto. Lo vedo che è caduto in mezzo a dei cespugli, ma non sui cespugli. Nel mezzo dove niente c'era per attutire la caduta.
Sembra ancora più piccolo, sembra un neonato. Ma si muove. Urlo di stare fermo. Che chiamo i soccorsi e lo salveranno.
Mi precipito da lui, correndo.
Quando arrivo però lui si è già alzato. E' cresciuto. Ha 10 anni ora. Dice che non si è fatto niente.
Io dico che doveva aspettare l'ambulanza e che non poteva alzarsi da solo.
Arriva l'ambulanza.
Arriva il medico. Il medico dice che sicuramente si è fatto male e mi dà delle pasticche da dargli.
Poi mi dice che che sicuramente non le prenderà, perchè siccome fisicamente gli pare di non essersi fatto niente, è convinto di non essersi fatto niente e invece la caduta che ha subito gli ha sicuramente riportato dei danni che magari non si vedono ...

20 novembre, 2006

Vivere-Abitare

Spesso si usa la parola vivere intendendo invece il senso di abitare.
"- Dove vivi?". E' una domanda che chiede il posto dove si conduce la nostra esistenza.
Abitare da l'idea di casa e di accoglienza.
Io vorrei abitare in te per sentirmi davvero a casa.
E quindi vivere.

19 novembre, 2006

The Show Must Go On

In questa giornata piovosa, noiosa, umida e vuota. In questa giornata piovosa ho scelto di passare il pomeriggio a teatro. A teatro. A vedere uno spettacolo. Musical.
A teatro. Non ci andavo da quasi un anno. L'ultima volta ero con te. Spettacolo insulso e inguardardabile... ma come stavo io... come mi sentivo... cosa pensavo .. e ancora non sapevo nulla. Ancora non ero consapevole completamente del mio interno. Ancora andava tutto quasi bene.
Al ritorno, al ritorno io guidavo. Al ritorno un ricordo nitido e vivo dentro di me come una sensazione indelebile. Al ritorno. Tu mi hai preso la mano. E hai giocato sfiorando le tue dita nel mio palmo. E quello che io ho sentito dentro è stato la fine del mio autocontrollo, fino ad allora esercitato perfettamente o quasi. La fine della mia corazza di razionalità che si è frantumata lasciando l'anima nuda e indifesa davanti a sensazioni indescrivibili. Bellissime. Una distruzione di razionalità e costruzione di sentimento senza ritorno. La sensazione improvvisa e prepotente che mi ha lasciato senza fiato anche se io conoscevo già perfettamente quello che sentivo. Ho ritratto la mano, con il terrore dell'abisso che si vede da vette troppo alte. Avrei voluto fermare per sempre quel momento. Ma non è stato possibile. Solo le conseguenze. Sono rimaste.
Sogna prati fiori mi hai detto poi. Sogna prati fioriti.
E da allora piano piano la mia anima si è arrotolata, ingarbugliata, diventata senza capo nè coda.
Non trovo più il bandolo di questa matassa di sensazioni e sentimenti che si stratificano ogni giorno, e che non so gestire.
Ma quello che ho sentito quel giorno e che ancora sento quando sono con te è semplicemete pura vita. E luce. Sei ancora tutto.......
............
Brusio. Mi riprendo. Guardo le persone. Le potrone rosse. Il brusio del parlare di tutti con tutti riprende possesso del mio cervello. Torno con la mente al presente.
Si spengono le luci. Il brusio cessa.
The Show Must Go On.




17 novembre, 2006

Pura luce

A proposito di Dio. Di quello che c'è dopo. Di un abbraccio eterno con le persone che ci amano che ci hanno amato e che ci ameranno e quelle amiamo che abbiamo amato e che ameremo....

Pura Luce

Ma non senti crescere un canto
con le note più belle del mondo
sono gli amici persi nel vento
che ci vengono incontro...
oltre il tempo l’amore ha vinto
il segreto è nell’anima accanto
per questa notte oltre la vita
per ogni lacrima che scenderà
un abbraccio ci perdonerà
quante stelle cadono in mare
padri figli in un solo colore
ogni paura ora è lontana dagli errori dell’umanità
apri gli occhi
siamo pura luce ormai
mille voci un fuoco una casa
non tardare non tradire l’attesa
che io ti aspetto come ogni sera
per parlarti dell’eternità
apri gli occhi
sei la sola verità
ormai
cuori in tempesta
la morte ci sfida
la tua mano riconoscerò
di seguirti non mi stancherò... io no

Renato Zero

16 novembre, 2006

Grazie

Solo grazie.
Di esistere.

15 novembre, 2006

Insonnia

Non sopporto non saper dormire. Ho dato retta al medico. Ho preso il necessario. Come da settimane. Ma oggi no. Non sembra funzionare. Non funziona. Pensieri e sensazioni troppo forti. Vincono sulla chimica semplice. Non sopporto. Mi giro. Mi rigiro. Sento il tic tac di tutti gli orologi. Della casa. Del mondo. Che mi dicono che il tempo va lento. Che mi dicono come lenta sarà anche domani la mia sofferenza. Che mi dicono del tempo infinito per pensare. Del tempo infinito per sentire. TIC TAC. I pensieri rimbalzano. Tra le pareti della testa. Che vorrei scoppiasse. Che vorrei scoppiasse eliminando tutto. Rimanesse solo un vuoto. Il cervello è come in corto circuito. Mi immagino impulsi elettrici impazziti che viaggiano su binari casuali nella mia testa. Basta. Mi alzo. Scendo. Un bicchiere d'acqua. Anzi due. Torno. Mi sistemo. La posizione sembra comoda. Mi sembra possibile dormire. Chiudo gli occhi. Ma l'onda arriva. Il panico. Il panico del domani. Apro gli occhi. La posizione che sembrava comoda è addirittura insopportabile. Mi giro e mi rigiro. Accendo la luce. Guardo l'orologio. Le 2 e 37. Non un numero magico. Un numero qualsiasi. Prendo la penna e comicio a scrivere. Questo. Niente computer ora. Devo scrivere. La penna scorre raccontandomi. VOGLIO dormire. Panico. Panico assoluto. Non voglio passare un altro giorno così. Non un altro Natale. Se poi penso ad un'altra estate come quella passata, allora non respiro. Consapevole. Di non poter fare niente. Niente è da me controllabile. Niente. Non voglio neanche fare niente che possa fare bene a me ma male ad altri. Giro lo sguardo. Nella testa. Ovunque. Tu. Non posso scappare. Più scappo e più ti corro incontro. Mi immobilizzo. Sinapsi impazzite. Ancora tu. Ti vorrei qui. Ora. Subito. Adesso. Ti abbraccerei. Ti bacerei come non ho potuto mai fare. Ti stringerei fino a farti male. Per il male che sento ora. Non posso fare niente. Non ho niente di giusto. Non ho neanche niente di sbagliato (forse). Il fuori non va. Il dentro impazzisce. Tic tac. Spengo la luce. Mi giro e mi rigiro.

14 novembre, 2006

Wish you were here ... (QUANTO LO VORREI !!!!)

So, so you think you can tell
Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field
from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you trade
your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
And did you exchange a walk on part in the war
for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears,
wish you were here.

Pink Floyd

Pace

Improvvisamente, come l'onda di paura
Arriva anche la pace dentro di me.
Mai da sola.
Mai senza una ragione.
Ma sempre e soltanto per riuscire a parlare.
Parlare con chi è in armonia con la mia anima.
Sentire questa vicinanza fare risuonare e vivere il mare dentro.
Parlare con le parole
Parlare con i gesti.
Ascoltare e dire.
Dire molto con sguardi e gesti comunque non capiti.
Ma dire.
Tenere dentro impossibile lotta.
Ascoltare parole
Immaginare quel che appare impossibile.
Credere che il mondo è infinito
E infinite le possibilità
Immaginare che ci possano essre altre strade
Per me, ma anche per te.
Immaginare che tutto possa essere
diverso da quello che sembra ed è.
Pace dentro di me.
Fino alla prossima ondata di paura.
Pace adesso.

12 novembre, 2006

Freddo

Fa freddo. Un freddo insopportabile.
La testa è come una palla pulsante che fa male.

Male che si aggiunge al male.

Non ho niente davanti.
Non riesco a muovermi.
Vorrei fare. Vorrei dire. Vorrei urlare.
Ma resto immobile.
Vorrei che tutto finisse.
In qualsiasi modo non mi importa ma che finisse. SUBITO.
Invece non finisce.
E' dentro di me e non se ne vuole andare.
E intanto fa freddo.
Fa troppo freddo.

11 novembre, 2006

Solo un bacio

Solo un bacio che voli... voli... voli e si posi su di te mentre dormi.
E ti permetta di riposare e fare sogni meravigliosi.
I tuoi sogni preferiti.
Un bacio per te.

09 novembre, 2006

Onda

A volte tutto si agita dentro di me.
E come un onda improvvisa
la mia anima è

travolta


scaraventata

in qua


e là.


Senza ragione apparente.

E allora sbaglio.
Continuo a sbagliare.

Ti sposerei

La certezza dei miei sentimenti è così forte che se potessi ti sposerei
anche domani....
no anche adesso.

Subito.

Per amore, solo per amore.

Ogni volta ...............(sempre ti penso)

E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino
e mi sembra di averti vicino
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo
ogni volta che viene giorno.

E ogni volta che mi sveglio
ogni volta che mi sbaglio
ogni volta che sono sicuro
e ogni volta che mi sembra solo
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c'entra niente
ogni volta...

E ogni volta che non sono coerente
e ogni volta che non è importante
ogni volta che qualcuno si preoccupa per me
ogni volta che non c'è
proprio quanto la stavo cercando
ogni volta...
ogni volta quando....

E ogni volta torna sera e la paura
e ogni volta torna sera e la paura....

E ogni volta che non c'entro
ogni volta che non sono stato
ogni volta che non guardo in faccia a niente
e ogni volta che dopo piango
ogni volta che rimango
con la testa tra le mani
e rimando tutto a domani.

Vasco Rossi

08 novembre, 2006

Fondali

Tutto il mio, IO tutta la mia ANIMA ti sente. Ti sente e non ne può fare a meno. Posso fare finta che non sia vero; Ma non diventa falso solo fingendo.
Niente di finto può improvvisamente diventare vero. Niente di vero può improvvisamente diventare finto. Può evolversi, cambiare, crescere, distruggersi ma non modificare la propria essenza di vero/falso.

Vorrei poterti abbracciare.
Forte.
Vorrei poter entrare in questo mare e, nuotando, scoprirne i fondali, le bellezze più nascoste che so che ci troverei, che so che ci sono.

Le sento. Le vedo.

Ne ho certezza.


06 novembre, 2006

Energia

Guardo questo mio lavoro che sto portando avanti. E' lungo e lento. Ma mi dà energia e mi immagino quando sarò quasi in fondo. Sorrido perchè è per te che lo sto portando avanti. Un' idea venuta all'improvviso. Una folgorazione. Mi piace fare le cose. Mi piace farle quando sono per le persone che più amo. Mi rilassa. Mi rende luminosa la sera. La notte sembra più breve. Somiglia al niente questo lavoro. anzi è niente. Non servirà a niente. Sarà nato solo per testimoniare l'energia che nascondo ma non mi manca. Ma l'energia ci sarebbe comiunque che venga vista o no.
Tanti fraintendimenti sul mio dentro. Tante parole vuote. Tanto pensare che non valga niente. Tanto credere che non sia possibile. Tanto chiedere di buttarlo via.
Non posso. Sono io. Non perchè non sono normale, ma perchè credo nei sentimenti veri anche se non sono in grado di dipingerli agli altri, io li vedo dentro di me e questo a volte può essere meglio di nasconderli perchè gli altri si compiacciano della tua razionalità.
Se devo testimoniare il mio io devo testimoniare solo il mio amore.

05 novembre, 2006

21 GRAMMI

Ieri sera ho visto questo film. I destini di tre persone che si intersecano in una tragica fatalità. Ognuno porta la sua croce per questo.... 21 grammi il peso dell'anima secondo la teoria del film. Ma quanto c'e' dentro l'anima di una persona? Quanto questo la rende così unica e diversa da tutte le altre? Quanto? Guardare questo film, soffrire con i personaggi, percepire in ognuno il peso del vivere ha molto ridimensionato il mio piccolo ma immenso dolore quotidiano, ma non i sentimenti dentro, sempre in movimento, sempre in crescita. Chi sono io per voler un po' più di felicità? Non ho già tante cose per me? Mi guardo intorno. Non posso lamentarmi. Mi guardo fuori. Va tutto bene. Mi guardo dentro e invece manca tutto. Ma questo ridimensionamento mi ha permesso comunque di andare a dormire con uno spirito diverso. Quanto durerà la scia di quello che mi ha fatto pensare il fim? Quando poi il mio dentro riprenderà il sopravvento? Cerco di non pensarci adesso.

Ringrazio chi mi ha consigliato il film.


03 novembre, 2006

Eutanasia

Io sono per l'eutanasia. Lo considero un atto d'amore.
Non ho alcuna libertà neanche in questo però.

01 novembre, 2006

Vivere, mare calmo

Oggi ho in parte ritrovato qualcosa di prezioso che credevo perduto per sempre. E' incredibile come possa cambiare la prospettiva del mondo da una sera ad un altra.
E' incredibile come una semplice domanda come "perchè si decide di continuare a vivere?" possa generare dentro una serie di risposte una più vera dell'altra con la consapevolezza che è solo quel momento a generare quelle risposte. Quel momento in cui gli occhi guardano altri occhi, quel momento in cui questo semplice guardare sembra poter fermare il tempo e lo spazio. Quel momento in cui tutte le fatiche dei mesi precedenti sono lontane come non mai: come se non fossero mai esistite. Quel momento in cui i pensieri di ieri perdono qualsiasi valore in confronto a quello che senti dentro ora adesso.
Consapevole che domani dovrai comunque ricominciare la lotta dentro-fuori che ti accompagna nei giorni. Consapevole che il mare dentro si agiterà di nuovo e dalla tua riva tutto sarà di nuovo difficile, per il vento, la sabbia negli occhi che impedisce di vedere, il freddo, e il muro che nessuno ha tolto.
Consapevole che però bastano questi momenti e questo mare calmo a dare un senso a tutto.
Io sento e sono quello che sento.
Comunque.




Festa

Ieri festa con gli amici del mare. Bello rivedersi dopo due mesi. Capelli corti? Troppo corti. Rasali allora. Ma perchè? Di fuori sei completamente di fuori. Ma da te ci si apetta di tutto.
Commenti vari. Che hai fatto? Dormi? Ma con qualcosa? Di nuovo? Tanti hanno problemi. Non ho problemi in realtà. Non ci prendere i giro. Serata all'insegna del quasi nulla. Il dentro a pezzi per la difficile giornata. Difficilissima. Sentirsi il nulla e sentirsi essere il nulla più assoluto fa male. Fa malissimo. Non ho voglia di lottare ancora. Mi stanca. Voglio dormire e basta. Voglio non pensare.

E il mare dentro di me si fa sentire vivo più che mai.

31 ottobre, 2006

NON SONO NIENTE

NON SARO' MAI NIENTE

NON POSSO VOLERE D'ESSERE NIENTE

MA HO IN ME TUTTI I SOGNI DEL MONDO

Fernando Pessoa


Esatto.

30 ottobre, 2006

Cadere... rialzarsi

Tornavo a casa. In macchina, in coda. Non sopporto stare in macchina in coda, specialmente quando sono quasi a casa. In coda. Praticamente senze muoversi. Sul marciapiede di fianco, un gruppo di giovani .. parlano, guardano. Qualcuno telefona con aria preoccupata. Allora improvvisamente la vedo. Una signora anziana, seduta in terra sul marciapiede. Tutti quei ragazzi le fannno coraggio. La incitano a rialzarsi. Ho tempo. Immobile davanti alla scena. Vedo gli occhi smarriti di quella signora. I capelli un po' arruffati come certi vecchietti. Lo sguardo fiero. Smarrito. Fiero. Sembra volersi scusare per come si trova. Sembra voler essere lontano da li'. Sembra contenta di essere aiutata e al tempo stesso sembra non esserlo veramente. Come se avesse paura di dare fastidio. Gli occhi smarriti. Lo sguardo fiero. Come in uno specchio io vedo il mio animo. In terra. Smarrito. Fiero dei propri sentimenti senza paura. Ma smarrito. Che vorrebbe rialzarsi. Senza aiuto. Con la sua sola immensa forza. Il semaforo è verde. Non so come finirà. Non so se ce la farà da sola quella fiera signora dagli occhi smarriti.
Non so niente, ma non provo vergogna per quello che ho dentro.
Mi rialzerò e i miei occhi non saranno più smarriti.
Lotterò per quello in cui credo.
Non mi farò fregare con semplici teorie psicologiche appiattite.
Io sento. Io sono. Io amo. Solo questo conta.

29 ottobre, 2006

Ti penso



TI PENSO
TI DESIDERO
TI VOGLIO
TI AMO




Parlare

Parlare fa bene.. scioglie i nodi di incomprensione che a volte si creano.... ma parlare per telefono pochi minuti non basta, è un inizio ma non basta. Non c'e mai modo (non per me), non c'e' mai tempo (non per me). Ma è un inizio. Dov'e' che io non vado bene? Dentro o fuori? Il fuori si cambia. Il dentro no.
Dopo tanti mesi di catastrofe, dopo tanti mesi di fughe da casa (la mia casa la mia anima) per andare lontano, lontano in storie senza senso io devo, io voglio tornare a casa. Devo ripartire e curare questa piccola fragile stanca anima. Devo ripartire da quello che conta, da quello che sento come più vivo. Devo ripartire per forza da te.
E a casa apettarti anche per sempre.
Meglio aspettare te a casa che perdere anche me lontano.
Sei tutto. Ti aspetto. Ti amo.


28 ottobre, 2006

L'amicizia definita da te pochi mesi fa ..

l' amicizia è un sentimento anche più forte dell'amore. che mentre l' amore viene ma può anche finire l' amicizia quella vera resta per sempre.
... mi auguro che tu voglia ripensarci sul discorso della amicizia pura e eterna.

e un bacio,perche anche fra amici si può


E ora?

Catene

Sono ostinate queste catene
Il cuore mi fa molto male
Quando cerco di spezzarle.
Libertà è ciò che voglio
Ma ho vergogna solo a sperarla.
Sono certo di trovare in te
Una ricchezza inestimabile.
Sono certo che tu sei il mio amico migliore
Ma non so liberarmi degli orpelli
Che riempiono le mie stanze.
Sono avvolto in un sudario
Di polvere e di morte
Che odio
Ma stringo a me con amore.
Sono molti i miei debiti
Gravi i miei errori
Profonda e pesante la mia vergogna
Ma quando vengo a chiedere il mio bene
Tremo nel timore di essere esaudito.
- R. TAGORE -

Mare dentro

Amici, conoscenti a cena in pizzeria. Anni passati. Chi siamo ora? Raccontano, ascolto. Domandano... rispondo poco. Figli cresciuti, figli nuovi. Vino, birra. Parole vuote. Parole a riempire il nulla che vedo intorno. Li invidio. Non sanno che ho un mare dentro. Parliamo. Ridono. Non rido e di nuovo li invidio per la serenità che esce dai loro occhi. Vorrei riuscire a raccontare del mare che ho dentro. Vorrei dirlo a tutti. Vorrei urlare al mondo intero che sei tutto. Ma sarebbe peggio. Tutti mi direbbero quello che altri mi hanno già detto e continuano a dirmi. E allora in mezzo a tante persone mi rendo conto che in realtà sono senza nessuno. Un'anima seduta davanti al suo mare.
Io amo il mare. Io amo te.

27 ottobre, 2006

Va' dove ti porta il cuore

Finito di leggere questo libro.
Io vorrei andare dove mi porta il cuore. E' l'unica strada che riesco a vedere e che vorrei percorrere. Ma non riesco ad arrivarci. Qualcuno ha costruito un muro invisibile (nessuno lo vede) e invalicabile. E io ci sbatto contro in continuazione. Facendomi del male.
Io so dove mi porta il cuore.

26 ottobre, 2006

Castelli di sabbia

A che serve affannarmi tanto a tentare di distruggere quello che ho dentro se poi alla fine ci devo fare i conti in continuazione? E' una fatica immane, che mi assorbe completamente in maniera negativa. Non sono al mondo per distruggere.
Preferisco costruire.
Anche se costruisco un castello di sabbia che questo mare dentro mare fuori distrugge in continuazione io costruisco e vedo che il mondo può essere vissuto. Se smetto di costruire e cerco di distruggere il mare dentro togliendo acqua che poi ritorna cosa ottengo veramente? Fatica per niente.
Meglio un castello di sabbia in riva al mare. Anche se è effimero irreale e non esisterà mai più a lungo di un attimo.

25 ottobre, 2006

I tuoi occhi

So che devo imparare ad odiarti. Fino a che non accadrà non riavrò indietro la mia libertà.
Ma poi i tuoi occhi mi rivelano che l'odio è impossibile. Troppo c'è dietro, dentro in fondo all'anima. E la mia anima tenta di nascondersi sempre di più.

24 ottobre, 2006

Buio

Altro giorno passato. Altro niente attraversato. E di nuovo lacrime per nulla, nel nulla. La notte rileggo la realtà. E come la trovo davanti all'alba all'improvviso, così mi dorme accanto di notte. Per questo dormo male. Non ho più sogni, solo questa realtà accanto che vuole distruggere il mio dentro che difendo ad ogni costo .. per un giorno in più.
E' buio fuori. E' buio dentro.

Alba

Un'altro giorno sta prendendo il posto della lunga notte passata tra risvegli e sogni da rimuovere. Un altro giorno che devo vivere. Un altro niente da attraversare. Auto che cominciano a passare. Dove vanno? Sono felici almeno loro? Un motorino ... il motorino mi da idea di più libertà .. ma è solo una idea. Le lacrime comiciano a scendere come ogni momento in cui devo prendere contatto con la realtà. Vorrei non fare niente. Vorrei impazzire del tutto. Mi chiuderebbero almeno da qualche parte e non potrei più pensare. Intanto si sta facendo un po' più chiaro. Ci sarà mai un alba anche per me? Non credo più a niente. Alba.

22 ottobre, 2006

Questa casa ..

Questa casa .. Questa casa piena di me, dei miei ricordi più sereni .. devastata smembrata distrutta e poi ricostruita
diversa
irriconoscibile....
Bellissima ma non lei.
Anche se poggia sulle stesse fondamenta.
Anche se i muri in pietra sono rimasti gli stessi
Anche se da fuori non è cambiato niente.
Non mi ritrovo più.
Meglio così.. un anno fa la nonna se ne era andata e ora anche la casa come era se ne è andata con lei.
Anche io come la casa dentro irriconoscibile ..
Ma putroppo sempre qui.

Questo ti ho scritto nel dolore di vedere che una parte importante di me se ne è andata per sempre e non tornerà più. Rimmarrà d'ora in poi solo nei ricordi che niente potrà consolare.
Questo ti ho scritto e da te indietro neanche una parola di conforto perchè ormai è chiaro che gli amici si abbandonano nel momento del loro bisogno e si cercano solo nel momento del nostro.
Io però non l'ho mai fatto.
E non raccontarmi mai più che nessun cambiamento in peggio è avvenuto nella tua anima.
Mi dispiace soltanto per le persone che ti amano veramente.
Come me.

21 ottobre, 2006

Ti amo. Con tutta la mia anima.

Ti amo . Con tutta la mia anima.
Vorrei scrivertelo sussurartelo urlartelo perchè tu non lo dimentichi mai
Invece lo dico solo a me e come tutti sabati piango.... piango e basta perchè non ho che il nulla, il nulla dentro fuori e questo mare che è sempre più bello sempre più blu non lo potrò mai navigare.
Ti amo. Con tutta la mia anima.
E' semplice non c'e' niente altro da scoprire dentro.
Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.

20 ottobre, 2006

Anima nella mano

Oggi per un tempo sospeso nel nulla. Breve. Intenso. Tu hai preso la mia mano nella tua.
E io ho sentinto, ho percepito chiaramente la mia anima uscire dal suo nascondiglio in fondo in fondo e rapida attraversare il corpo e sinuosa attraverso il braccio rannicchiarsi nella mano in cima alle dita per vivere per quel momento di calore e di vita che le manca da morire. Tutto il mio corpo si è irrigidito per lasciare a lei tutta l'energia necessaria. Le orecchie non ascoltavano. Il cervello non pensava più. Solo l'anima nella mano. Poi le mani si sono separate. L'anima è tornata a nascondersi vergognadosi persino un po' in fondo in fondo. A ritornare nel suo freddo nulla a cercare di non farsi sentire e in questo tentativo in realtà urlando più che mai.

Ancora questo sogno

Sono in difficoltà. Nel caso di stanotte ho una gomma a terra.
Tu sei con me. Ma appena vedi che mi serve aiuto prendi e te ne vai.
Esattamente come hai fatto.
E io non posso ripartire.

19 ottobre, 2006

Senza

Ancora sento dentro di me una serie di sensazioni senza tempo senza luogo e senza fine. Ti penso .. sei lontano .. più della distanza fisica fa male quella nuova che hai messo in mezzo e che comprime il mio dentro e che rende l'acqua di questo mare salata come lacrime e non distinguo più chi sono chi ero e chi sarò. Mi sento senza un destino senza una meta senza una strada.
Senza.

Senza di te.

Grazie

Grazie per averci fatto conoscere te
Grazie per averci dato la tua amicizia
Grazie

Grazie per avercela tolta senza motivo
Grazie per averci reso la vita così vuota
Grazie

18 ottobre, 2006

Mi manchi (ancora)


Dove è finita la nostra amicizia?

Chi l'ha uccisa?

Mi manchi.

Sei tutto

Sei sempre tutto. Tutto sempre. Sempre tutto.
Unico mio pensiero.
Con amore sempre nuovo
Con amore senza restrizioni
Con amore senza compromessi
Con amore sempre di più


Con amore

Voglia di scriverti

Non posso scriverti perche tu non vuoi, anzi il grande fratello non vuole.
Non riuscirai a distruggere i miei sentimenti. Con il tuo comportamento li rendi semplicemente molto più dolorosi. Non posso pensare che tutta l'amicizia sia stata incenerita da chi ha fatto terra bruciata intorno a te. Ha creato il nulla intorno a te per essere l'unica persona nel tuo magico cerchio. E questo nulla un giorno annienterà anche te.
Chi crea il nulla è fatto di nulla.
Chi distrugge non costruisce.

17 ottobre, 2006

Luce nel mare














Non posso spengere

La luce che dal mare

Entra dentro di me

E' più forte di tutto

E' luce, pura luce

Io ne sento il calore

Il resto non conta nulla

Comunque voglia essere

Il mare resta mare dentro

14 ottobre, 2006

Eliminazione dei capelli

Oggi ho eliminato i miei capelli.

Il perchè non lo so.

Mi andava di farlo e basta.

04 ottobre, 2006

Colline




Colline

Colline lievi, dolci. Come onde del mare si rincorrono una
dietro l'altra.
E in mezzo a loro cipressi come soldati che vanno verso
un destino segnato da strade senza bivi.

03 ottobre, 2006

Magia di numeri

Ieri sera l'ultima ora che ho visto sulla radiosveglia prima di
addormentarmi erano le 1:11

Al mio risveglio segnava le 4:44

Quindi ho dormito <= di 3:33

Io trovo qualcosa di magico in tutto questo ...

Ma mi dicono che comincio a dare i numeri ...

02 ottobre, 2006

Sogno

Ho sognato che tornavo a casa.
Avevo una casa in campagna in pietra,
bella, accogliente. Ci abitavo con te.
Tornavo a casa e trovavo una piccola bambina di pochi mesi (la mia anima) denutrita, abbandonata, nuda e infreddolita.
Allora me ne prendevo
cura.
La vestivo, la nutrivo e lei era contenta e mi diceva
esattamente cosa voleva perchè nonostante l'età parlava benissimo.
Poi uscivamo in giardino e ci mettevamo su una panchina ad aspettare serenamente.
Ad aspettare te perchè tu eri noi.
E quando arrivavi entravamo insieme in casa
ed eravamo famiglia.

01 ottobre, 2006

Anima e corpo

Ci sono anime profonde e ci sono anime più piatte.
Le seconde direi che sono le più diffuse. Rarissime e preziose le prime.
La tua è nella prima categoria.
Le prime hanno un metabolismo veloce per tutto quello che si portano dietro, soprattutto sentimenti e domande difficili, sempre alla ricerca senza dare mai nulla per scontato.
Le seconde hanno un metabolismo lento: le persone che abitano forse vivono meglio, si pongono meno problemi.
Le anime piatte hanno bisogno di pochissimo nutrimento.
Le altre hanno bisogno di essere nutrite esponenzialmente in base alla profondità.
Nutrite in maniera appropriata.
Non si può tentare di nutrire l'anima con "cibi vuoti". Un appagamento del corpo è come un sacchetto di patatine: dà soddifazione, l'anima APPARE soddisfatta lì per lì .. MA IN REALTA' NON E' STATA PER NIENTE NUTRITA.
Dopo tre mesi di sacchetti di patatine direi che il colesterolo dell'anima è andato alle stelle e che invece di farle del bene le ho fatto in realtà del male.
Questa la mia esperienza.

28 settembre, 2006

Alghe Tossiche- Contaminazione


Sembrano fiori.
Sembrano belli.
Sembrano
sembrano e basta.

15 settembre, 2006

Ogni istante

Ho creato questo blog
Per tutte le ore che non riesco a dormire
Per tutti minuti che guardo il soffitto
Per tutti i secondi che non riesco a ignorare
Per tutti i giorni
Per tutti i mesi
Per tutti gli anni

Io voglio il mare io sono il mare