un sogno di pioggia battente, su strade cittadine vuote e buie, dove la pioggia luccica sull'asfalto e pochissimi lampioni tenui sembrano illuminare queste strade deserte silenziose ovattate dove io cammino. Fradicia (perche sono femmina in questo sogno stranamente rispetto al solito, in cui sempre sono uomo o più spesso ancona un po' un po' e un po' senza definizione precisa) di pioggia e di lacrime. Cammino, ma ogni tanto mi fermo. Entro in qualche portone e mi ritrovo altrove, con la luce il sole e il mare, e dipingo un quadro: ho dipinto solo il mare tutta la notte. Tanti mari diversi ma sempre mare. Poi ritorno sulla strada e continuo a camminare.
Nel buio. Nel silenzio del ticchettio senza fine, nel luccicare della strada nera e silenziosa. E poi di nuovo una nuova porta un nuovo mare, un nuovo dipinto. E poi nella strada ancora e ancora. Tutta la notte per almeno una decina di volte. Un sogno ossessivo e ripetitivo se non per i luoghi nei portoni sempre diversi e sempre uguali (mare sole, luce, sorrisi) e dei dipinti sempre diversi ma sempre uguali (mare acquerello, olio, matita, astratto, vero, finto)
Bho.