13 febbraio, 2008

In the flesh (nella carne)


So ya
Thought ya
Might like to, go to the show
To feel the warm thrill of confusion
That space cadet glow
Tell me is something eluding you sunshine?
Is this not what you expected to see?
If you want to find out what's behind these cold eyes?
You'll just have to claw your way through this disguise



07 febbraio, 2008

Sogno

Devo andare via. Devo sparire, ma non voglio. Sono seduto in un aula di scuola. Vuota, nei banchi in fondo. Sto colorando. Sto cercando di capire perchè scrivo e cosa. Lui mi guarda e mi abbraccia. Non vuole che vada. Ma non è una scelta mia. Io non ho mai scelto.
Vado dall'altra parte della classe, c'e' un sacchettino di plastica, bianco, sgualcito, stropicciato, con quasi niente dentro.
Lo apro ci sono dei cd. Non mi interessano li posso lasciare e poi ci sono quattro foto.
Quelle no, le devo portare via. Non ne ho altro che una copia. C'e' una foto della casa di mia nonna. C'e' una foto di Giorgino (il mio primo gatto), c'e' una foto di un bambino con la barba che forse è mio fratello e c'e' una foto mia, di quando avevo quattro anni e ridevo.
Prendevo questa foto e gliela mostro e dico: anche io sono stato un bambino e questo bambino è ancora dentro di me. Non posso distruggerlo. Esistono tante cose di me che non sai e che non vuoi sapere. E questo bambino è una. Guardalo. Non è un bambino come tutti? Cosa ha di diverso che non va bene? Vedi, ride pure.
Poi riprendo a disegnare e a colorare sl mio foglio, con i pennarelli.
Perchè in questo colori devo scrivere cosa mi mancherà di più. Ed io lo so, che cosa. Ma non lo posso scrivere. Lo leggerebbero tutti.
E allora scrivo stupidaggini buone per tutti.

05 febbraio, 2008

Sogno

un sogno di pioggia battente, su strade cittadine vuote e buie, dove la pioggia luccica sull'asfalto e pochissimi lampioni tenui sembrano illuminare queste strade deserte silenziose ovattate dove io cammino. Fradicia (perche sono femmina in questo sogno stranamente rispetto al solito, in cui sempre sono uomo o più spesso ancona un po' un po' e un po' senza definizione precisa) di pioggia e di lacrime. Cammino, ma ogni tanto mi fermo. Entro in qualche portone e mi ritrovo altrove, con la luce il sole e il mare, e dipingo un quadro: ho dipinto solo il mare tutta la notte. Tanti mari diversi ma sempre mare. Poi ritorno sulla strada e continuo a camminare.
Nel buio. Nel silenzio del ticchettio senza fine, nel luccicare della strada nera e silenziosa. E poi di nuovo una nuova porta un nuovo mare, un nuovo dipinto. E poi nella strada ancora e ancora. Tutta la notte per almeno una decina di volte. Un sogno ossessivo e ripetitivo se non per i luoghi nei portoni sempre diversi e sempre uguali (mare sole, luce, sorrisi) e dei dipinti sempre diversi ma sempre uguali (mare acquerello, olio, matita, astratto, vero, finto)
Bho.

03 febbraio, 2008

Perchè?

Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè? Quale disegno dietro tutto questo? Quale?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè? Perchè? Perchè?Perchè?

Sono solo stanco

Sono solo stanco. Non voglio non voglio più stare male. Non voglio.
E' tutto sentimento buttato via. Buttato verso chi non lo vuole. Buttato verso un nulla assoluto
Lacrime di dolore. Ogni fine settimana. Pensieri continui. Pensieri che si attaccano alla testa, algli occhi al dentro. E strappano. Tirano lacerano. Per aprirti di fronte al nulla che hai davanti.
E io sono stanco.
Sono così stanco che non riesco neanche a stare dietro a loro, che sono tutto, come vorrei. Lascio che passino la loro giornata. Mormorando un si un no un dopo, dopo, dopo. Come un automa preparo il pranzo la cena. Ma non ci sono. Non ci sono e non ci voglio essere, voglio sparire. Basta dolore. Basta. Vattene via.
Tu non sei niente e io sono il nulla assoluto. Devo solo fare andare il meccanismo perverso che mi ha dato questo corpo che mi serve per apparire. Per far finta di essere persona (maschera). Ma non lo sono. Cosa fai? Con chi sei? A chi pensi? Chi baci? Con chi fai tutto ciò che io vorrei fare? Chi sono? Chi sembro? Rileggo il miei blog all'indietro e trovo tutto il dolore che mi accompagna da quasi tre anni. Ho combattuto con le pasticche, con la psicanalisi, con altri uomini e altre storie messe lì per fare. E indietro ho avuto solo NIENTE, il dolore che cresce con il tempo che passa. Una funzione esponenziale, che più amo e più mi uccide dentro.
Ma per smettere di amare devo smettere di sognare, di essere, di sentire.
Di vivere.
Ma io voglio vivere. Il mio sentimento fa parte di me.
E in giorni speciali mi colora la vita. Ma ora ...
Sono solo stanca.