21 luglio, 2008

Sogno

Sono in una piscina che è in fondo in fondo a una lunga discesa. La piscina però è quasi senza acqua.
Scendo un po' di scale a pioli. Poi decido di finire la discesa con uno scivolo (almeno mi diverto, penso). Ma c'e' un bambino che va in su e in giù sullo scivolo con una macchinetta e non mi permette mai di passare. Non mi posso mettere contro un bambino quindi decido di andarmene. Esco fuori. Sono in aperta campagna in mezzo a prati verdi e da lontano vedo la piscina. Incontro una vecchietta che mi dice .. devi tornare là. Adesso lo scivolo è libero. Ma mi raccomando, non lasciare mai le tue bambine da sole con quel prete ortodosso che recita la messa in greco per farsi bello davanti ai suoi discepoli. Non è una persona affidabile. Io ruimango molto colpita e penso a questo tizio vestito sempre di bianco che gira per la campagna.

12 luglio, 2008

Sogno

Sono a casa di un'amico. Ha una villetta con un giardino. E' notte. E' estate. Stamo in questo giardino[................................]. Si sta molto bene. Poi decidiamo di andare a fare una camminata. Vogliamo fare un bel po' di cose insieme. Ma ci diamo tempo. Adesso è giorno e camminiamo nella campagna. C'e' un prato verde. Non c'e' il sole. Ma i colori sono accesi. In mezzo una chiesa. Tutta in pietra. Solida. Bella. Di una forma quasi circolare. Entriamo. Ci sono tante persone che pregano. E' la chiesa i Sant'Andrea. In cima vicino all'altare ci sono due foto di Andrea. Un ragazzo morto prima di cominciare a vivere. Prendo le foto. E gli dico che mi dispiace tantissimo. Le tengo con me. Il mio amico mi dice di continuare. Dobbiamo uscire dalla chiesa. Io allora metto queste foto di Andrea da una parte e gli dico che tornerò a sistemare le cose per bene, ma ora devo andare. Vicino alla chiesa c'e' una collina con un bosco fitto. Entriamo con strane idee in testa. Ma c'e' una casa.E' buio ora e girando dietro la casa vediamo che ci sono persone che cenano. Facciamo per tornare indietro, ma il mio amico viene attaccato da un serpente un boa. Io invece vengo aggredito da un cucciolo di puma. Piccolo come un gatto. Ma agguerrito. Facilmente lo caccio via. E' tenero e bianco ma i suoi denti sono aguzzi. Il mio amico alle prese con questo enorme boa bianco mi chiede aiuto. Io sto per avvicinarmi per prendere questo boa e scaraventarlo via, pur avendone paura so che lo devo fare, ma poi dalla casa lo chiamano per nome (il boa) e lui se ne va verso la voce che lo ha chiamato. Le persone della casa si scusano e noi ce ne andiamo ridiscendendo la collina dalla parte opposta della chiesa.E' di nuovo giorno. Incontriamo un collega che dice che ce ne sono altri (di colleghi) che stanno riposando sulla spiaggia. C'e' davvero una spiaggia. Il mio amico sostiene che non c'era mai stata una spiaggia così sul lago. Io dico che l'avevo già vista arrivando con l'aereo. Che è tutta artificiale. Che hanno portato quintali di sabbia per farla. Però è bella. La sabbia è fine e ci si riposerebbe volentieri. Ma io non voglio incontrare colleghi e chiedo di andare altrove.
Anche se la spiaggia è così bella che sembra il mare.