28 novembre, 2006

8200 minuti (circa)

Sono tantissimi i minuti che dovrò attraversare
con la loro vischiosità
con la loro lunghezza infinita
con la loro pesantezza
prima che la mia anima si possa di nuovo rilassare
guardando i toui occhi
il mare
il sole
la vita


27 novembre, 2006

Ancora ti amo

Per sempre.
Anche se mi addormenteranno l'anima.
Come potranno davvero cancellare
Un sentimento così?
Davvero ci riusciranno?
E allora chi sarò io?

Cancellare mare dentro

E' sbagliato il mio fuori.
Questo è appurato. Non riesce a aiutare il mio dentro.
Da oggi sarà sbagliato anche il mio dentro.
Tutto quello che sento deve essre cancellato
distrutto
eliminato
Non vale niente.
Io sono quello che sento.
Quindi non dovrò essere più niente
Questo mi è richiesto
Questo devo fare.
Ma non so perchè.

23 novembre, 2006

Vuoto intorno

Vuoto Intorno
Nulla Sputato In Faccia
Come stavo bene
quando non c'era nessuno
Ieri sera
Grazie
Fai finta che
La mia esistenza
Sia finita prima di Oggi
Tanto non serve
A niente

22 novembre, 2006

Sogno

Ho sognato..
Avevo un fratellino piccolo di due o tre anni. Siamo su una strada, c'e' una steccionata di legno,al di là c'e' un dislivello di una decina di metri. E' una giornata di sole. A un certo punto, consapevolmente e con volonta il fratellino decide di buttarsi di sotto.
Per suicidarsi. Lo so.
Vorrei impedirglielo, ma non faccio in tempo a fermarlo.
Mi dispero. Guardo di sotto. Lo vedo che è caduto in mezzo a dei cespugli, ma non sui cespugli. Nel mezzo dove niente c'era per attutire la caduta.
Sembra ancora più piccolo, sembra un neonato. Ma si muove. Urlo di stare fermo. Che chiamo i soccorsi e lo salveranno.
Mi precipito da lui, correndo.
Quando arrivo però lui si è già alzato. E' cresciuto. Ha 10 anni ora. Dice che non si è fatto niente.
Io dico che doveva aspettare l'ambulanza e che non poteva alzarsi da solo.
Arriva l'ambulanza.
Arriva il medico. Il medico dice che sicuramente si è fatto male e mi dà delle pasticche da dargli.
Poi mi dice che che sicuramente non le prenderà, perchè siccome fisicamente gli pare di non essersi fatto niente, è convinto di non essersi fatto niente e invece la caduta che ha subito gli ha sicuramente riportato dei danni che magari non si vedono ...

20 novembre, 2006

Vivere-Abitare

Spesso si usa la parola vivere intendendo invece il senso di abitare.
"- Dove vivi?". E' una domanda che chiede il posto dove si conduce la nostra esistenza.
Abitare da l'idea di casa e di accoglienza.
Io vorrei abitare in te per sentirmi davvero a casa.
E quindi vivere.

19 novembre, 2006

The Show Must Go On

In questa giornata piovosa, noiosa, umida e vuota. In questa giornata piovosa ho scelto di passare il pomeriggio a teatro. A teatro. A vedere uno spettacolo. Musical.
A teatro. Non ci andavo da quasi un anno. L'ultima volta ero con te. Spettacolo insulso e inguardardabile... ma come stavo io... come mi sentivo... cosa pensavo .. e ancora non sapevo nulla. Ancora non ero consapevole completamente del mio interno. Ancora andava tutto quasi bene.
Al ritorno, al ritorno io guidavo. Al ritorno un ricordo nitido e vivo dentro di me come una sensazione indelebile. Al ritorno. Tu mi hai preso la mano. E hai giocato sfiorando le tue dita nel mio palmo. E quello che io ho sentito dentro è stato la fine del mio autocontrollo, fino ad allora esercitato perfettamente o quasi. La fine della mia corazza di razionalità che si è frantumata lasciando l'anima nuda e indifesa davanti a sensazioni indescrivibili. Bellissime. Una distruzione di razionalità e costruzione di sentimento senza ritorno. La sensazione improvvisa e prepotente che mi ha lasciato senza fiato anche se io conoscevo già perfettamente quello che sentivo. Ho ritratto la mano, con il terrore dell'abisso che si vede da vette troppo alte. Avrei voluto fermare per sempre quel momento. Ma non è stato possibile. Solo le conseguenze. Sono rimaste.
Sogna prati fiori mi hai detto poi. Sogna prati fioriti.
E da allora piano piano la mia anima si è arrotolata, ingarbugliata, diventata senza capo nè coda.
Non trovo più il bandolo di questa matassa di sensazioni e sentimenti che si stratificano ogni giorno, e che non so gestire.
Ma quello che ho sentito quel giorno e che ancora sento quando sono con te è semplicemete pura vita. E luce. Sei ancora tutto.......
............
Brusio. Mi riprendo. Guardo le persone. Le potrone rosse. Il brusio del parlare di tutti con tutti riprende possesso del mio cervello. Torno con la mente al presente.
Si spengono le luci. Il brusio cessa.
The Show Must Go On.




17 novembre, 2006

Pura luce

A proposito di Dio. Di quello che c'è dopo. Di un abbraccio eterno con le persone che ci amano che ci hanno amato e che ci ameranno e quelle amiamo che abbiamo amato e che ameremo....

Pura Luce

Ma non senti crescere un canto
con le note più belle del mondo
sono gli amici persi nel vento
che ci vengono incontro...
oltre il tempo l’amore ha vinto
il segreto è nell’anima accanto
per questa notte oltre la vita
per ogni lacrima che scenderà
un abbraccio ci perdonerà
quante stelle cadono in mare
padri figli in un solo colore
ogni paura ora è lontana dagli errori dell’umanità
apri gli occhi
siamo pura luce ormai
mille voci un fuoco una casa
non tardare non tradire l’attesa
che io ti aspetto come ogni sera
per parlarti dell’eternità
apri gli occhi
sei la sola verità
ormai
cuori in tempesta
la morte ci sfida
la tua mano riconoscerò
di seguirti non mi stancherò... io no

Renato Zero

16 novembre, 2006

Grazie

Solo grazie.
Di esistere.

15 novembre, 2006

Insonnia

Non sopporto non saper dormire. Ho dato retta al medico. Ho preso il necessario. Come da settimane. Ma oggi no. Non sembra funzionare. Non funziona. Pensieri e sensazioni troppo forti. Vincono sulla chimica semplice. Non sopporto. Mi giro. Mi rigiro. Sento il tic tac di tutti gli orologi. Della casa. Del mondo. Che mi dicono che il tempo va lento. Che mi dicono come lenta sarà anche domani la mia sofferenza. Che mi dicono del tempo infinito per pensare. Del tempo infinito per sentire. TIC TAC. I pensieri rimbalzano. Tra le pareti della testa. Che vorrei scoppiasse. Che vorrei scoppiasse eliminando tutto. Rimanesse solo un vuoto. Il cervello è come in corto circuito. Mi immagino impulsi elettrici impazziti che viaggiano su binari casuali nella mia testa. Basta. Mi alzo. Scendo. Un bicchiere d'acqua. Anzi due. Torno. Mi sistemo. La posizione sembra comoda. Mi sembra possibile dormire. Chiudo gli occhi. Ma l'onda arriva. Il panico. Il panico del domani. Apro gli occhi. La posizione che sembrava comoda è addirittura insopportabile. Mi giro e mi rigiro. Accendo la luce. Guardo l'orologio. Le 2 e 37. Non un numero magico. Un numero qualsiasi. Prendo la penna e comicio a scrivere. Questo. Niente computer ora. Devo scrivere. La penna scorre raccontandomi. VOGLIO dormire. Panico. Panico assoluto. Non voglio passare un altro giorno così. Non un altro Natale. Se poi penso ad un'altra estate come quella passata, allora non respiro. Consapevole. Di non poter fare niente. Niente è da me controllabile. Niente. Non voglio neanche fare niente che possa fare bene a me ma male ad altri. Giro lo sguardo. Nella testa. Ovunque. Tu. Non posso scappare. Più scappo e più ti corro incontro. Mi immobilizzo. Sinapsi impazzite. Ancora tu. Ti vorrei qui. Ora. Subito. Adesso. Ti abbraccerei. Ti bacerei come non ho potuto mai fare. Ti stringerei fino a farti male. Per il male che sento ora. Non posso fare niente. Non ho niente di giusto. Non ho neanche niente di sbagliato (forse). Il fuori non va. Il dentro impazzisce. Tic tac. Spengo la luce. Mi giro e mi rigiro.

14 novembre, 2006

Wish you were here ... (QUANTO LO VORREI !!!!)

So, so you think you can tell
Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field
from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you trade
your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
And did you exchange a walk on part in the war
for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears,
wish you were here.

Pink Floyd

Pace

Improvvisamente, come l'onda di paura
Arriva anche la pace dentro di me.
Mai da sola.
Mai senza una ragione.
Ma sempre e soltanto per riuscire a parlare.
Parlare con chi è in armonia con la mia anima.
Sentire questa vicinanza fare risuonare e vivere il mare dentro.
Parlare con le parole
Parlare con i gesti.
Ascoltare e dire.
Dire molto con sguardi e gesti comunque non capiti.
Ma dire.
Tenere dentro impossibile lotta.
Ascoltare parole
Immaginare quel che appare impossibile.
Credere che il mondo è infinito
E infinite le possibilità
Immaginare che ci possano essre altre strade
Per me, ma anche per te.
Immaginare che tutto possa essere
diverso da quello che sembra ed è.
Pace dentro di me.
Fino alla prossima ondata di paura.
Pace adesso.

12 novembre, 2006

Freddo

Fa freddo. Un freddo insopportabile.
La testa è come una palla pulsante che fa male.

Male che si aggiunge al male.

Non ho niente davanti.
Non riesco a muovermi.
Vorrei fare. Vorrei dire. Vorrei urlare.
Ma resto immobile.
Vorrei che tutto finisse.
In qualsiasi modo non mi importa ma che finisse. SUBITO.
Invece non finisce.
E' dentro di me e non se ne vuole andare.
E intanto fa freddo.
Fa troppo freddo.

11 novembre, 2006

Solo un bacio

Solo un bacio che voli... voli... voli e si posi su di te mentre dormi.
E ti permetta di riposare e fare sogni meravigliosi.
I tuoi sogni preferiti.
Un bacio per te.

09 novembre, 2006

Onda

A volte tutto si agita dentro di me.
E come un onda improvvisa
la mia anima è

travolta


scaraventata

in qua


e là.


Senza ragione apparente.

E allora sbaglio.
Continuo a sbagliare.

Ti sposerei

La certezza dei miei sentimenti è così forte che se potessi ti sposerei
anche domani....
no anche adesso.

Subito.

Per amore, solo per amore.

Ogni volta ...............(sempre ti penso)

E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino
e mi sembra di averti vicino
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo
ogni volta che viene giorno.

E ogni volta che mi sveglio
ogni volta che mi sbaglio
ogni volta che sono sicuro
e ogni volta che mi sembra solo
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c'entra niente
ogni volta...

E ogni volta che non sono coerente
e ogni volta che non è importante
ogni volta che qualcuno si preoccupa per me
ogni volta che non c'è
proprio quanto la stavo cercando
ogni volta...
ogni volta quando....

E ogni volta torna sera e la paura
e ogni volta torna sera e la paura....

E ogni volta che non c'entro
ogni volta che non sono stato
ogni volta che non guardo in faccia a niente
e ogni volta che dopo piango
ogni volta che rimango
con la testa tra le mani
e rimando tutto a domani.

Vasco Rossi

08 novembre, 2006

Fondali

Tutto il mio, IO tutta la mia ANIMA ti sente. Ti sente e non ne può fare a meno. Posso fare finta che non sia vero; Ma non diventa falso solo fingendo.
Niente di finto può improvvisamente diventare vero. Niente di vero può improvvisamente diventare finto. Può evolversi, cambiare, crescere, distruggersi ma non modificare la propria essenza di vero/falso.

Vorrei poterti abbracciare.
Forte.
Vorrei poter entrare in questo mare e, nuotando, scoprirne i fondali, le bellezze più nascoste che so che ci troverei, che so che ci sono.

Le sento. Le vedo.

Ne ho certezza.


06 novembre, 2006

Energia

Guardo questo mio lavoro che sto portando avanti. E' lungo e lento. Ma mi dà energia e mi immagino quando sarò quasi in fondo. Sorrido perchè è per te che lo sto portando avanti. Un' idea venuta all'improvviso. Una folgorazione. Mi piace fare le cose. Mi piace farle quando sono per le persone che più amo. Mi rilassa. Mi rende luminosa la sera. La notte sembra più breve. Somiglia al niente questo lavoro. anzi è niente. Non servirà a niente. Sarà nato solo per testimoniare l'energia che nascondo ma non mi manca. Ma l'energia ci sarebbe comiunque che venga vista o no.
Tanti fraintendimenti sul mio dentro. Tante parole vuote. Tanto pensare che non valga niente. Tanto credere che non sia possibile. Tanto chiedere di buttarlo via.
Non posso. Sono io. Non perchè non sono normale, ma perchè credo nei sentimenti veri anche se non sono in grado di dipingerli agli altri, io li vedo dentro di me e questo a volte può essere meglio di nasconderli perchè gli altri si compiacciano della tua razionalità.
Se devo testimoniare il mio io devo testimoniare solo il mio amore.

05 novembre, 2006

21 GRAMMI

Ieri sera ho visto questo film. I destini di tre persone che si intersecano in una tragica fatalità. Ognuno porta la sua croce per questo.... 21 grammi il peso dell'anima secondo la teoria del film. Ma quanto c'e' dentro l'anima di una persona? Quanto questo la rende così unica e diversa da tutte le altre? Quanto? Guardare questo film, soffrire con i personaggi, percepire in ognuno il peso del vivere ha molto ridimensionato il mio piccolo ma immenso dolore quotidiano, ma non i sentimenti dentro, sempre in movimento, sempre in crescita. Chi sono io per voler un po' più di felicità? Non ho già tante cose per me? Mi guardo intorno. Non posso lamentarmi. Mi guardo fuori. Va tutto bene. Mi guardo dentro e invece manca tutto. Ma questo ridimensionamento mi ha permesso comunque di andare a dormire con uno spirito diverso. Quanto durerà la scia di quello che mi ha fatto pensare il fim? Quando poi il mio dentro riprenderà il sopravvento? Cerco di non pensarci adesso.

Ringrazio chi mi ha consigliato il film.


03 novembre, 2006

Eutanasia

Io sono per l'eutanasia. Lo considero un atto d'amore.
Non ho alcuna libertà neanche in questo però.

01 novembre, 2006

Vivere, mare calmo

Oggi ho in parte ritrovato qualcosa di prezioso che credevo perduto per sempre. E' incredibile come possa cambiare la prospettiva del mondo da una sera ad un altra.
E' incredibile come una semplice domanda come "perchè si decide di continuare a vivere?" possa generare dentro una serie di risposte una più vera dell'altra con la consapevolezza che è solo quel momento a generare quelle risposte. Quel momento in cui gli occhi guardano altri occhi, quel momento in cui questo semplice guardare sembra poter fermare il tempo e lo spazio. Quel momento in cui tutte le fatiche dei mesi precedenti sono lontane come non mai: come se non fossero mai esistite. Quel momento in cui i pensieri di ieri perdono qualsiasi valore in confronto a quello che senti dentro ora adesso.
Consapevole che domani dovrai comunque ricominciare la lotta dentro-fuori che ti accompagna nei giorni. Consapevole che il mare dentro si agiterà di nuovo e dalla tua riva tutto sarà di nuovo difficile, per il vento, la sabbia negli occhi che impedisce di vedere, il freddo, e il muro che nessuno ha tolto.
Consapevole che però bastano questi momenti e questo mare calmo a dare un senso a tutto.
Io sento e sono quello che sento.
Comunque.




Festa

Ieri festa con gli amici del mare. Bello rivedersi dopo due mesi. Capelli corti? Troppo corti. Rasali allora. Ma perchè? Di fuori sei completamente di fuori. Ma da te ci si apetta di tutto.
Commenti vari. Che hai fatto? Dormi? Ma con qualcosa? Di nuovo? Tanti hanno problemi. Non ho problemi in realtà. Non ci prendere i giro. Serata all'insegna del quasi nulla. Il dentro a pezzi per la difficile giornata. Difficilissima. Sentirsi il nulla e sentirsi essere il nulla più assoluto fa male. Fa malissimo. Non ho voglia di lottare ancora. Mi stanca. Voglio dormire e basta. Voglio non pensare.

E il mare dentro di me si fa sentire vivo più che mai.