21 aprile, 2008

Sogno

Vivo su un vascello. Tutto di legno chiaro, caldo. Sta sospeso per aria. Molto in alto. Tra le stelle. C'e un gran caos nel vascello. Ma c'e' anche il mio letto per riposare. Io non faccio altro che scendere dal vascello per andare in città, dove girando per strade deserte ma piene di vetrine illuminate, lo cerco. Lo cerco per portarlo con me. Per vederlo. E poi lo trovo e lui è lui, lui è un'altro, e lui è ancora lui. E' alto e magro. Tutto vestito in pelle nera. Bello. Mi dice vai a casa, dopo arrivo, ma prima esco con gli amici.
Vado a casa sono sul vascello. Lui sulla sua moto volante mi passa vicino. Mi saluta, mi bacia, mi dice a dopo. Io guardo lui che va via. Sul letto ci sono alcuni scarafaggi. Perchè, mi chiedo, perchè quando passa vicino trovo sempre scarafaggi sul letto? Li prendo uno ad uno. Mi fanno schifo. E li getto via dal mio letto, dal vascello, giù di sotto nella città piena di luci ma vuota.

14 aprile, 2008

L'equilibrista


Camminavo su una corda tesa,
L'equilibrio mi aiutava, a vivere,
Due più due non dava, quattro mai,
C'era il caos, nei pensieri miei.
Un bicchiere per dimenticare,
Che morire o vivere, era uguale,
Non riuscivo più, a ritrovare,
La mia strada, la mia direzione.
Povero in danari, ricco in fondo al cuore,
Davo tutto il bene, davo un po’ di me.
Ho speso parole, e invano questo amore,
Per chi come me, costretto a mendicare.
Ed in cambio ho avuto, tanto male.
Io cammino su una corda tesa,
L'equilibrio ormai mi aiuta a vivere,
Due più due non può fare quattro mai,
Torna il caos, nei pensieri miei.

Renato Zero - L'Equilibrista

Normalità

Cosa è normale
Cosa è equilibrio
Cosa è semplicità


Ho imparato su me stess* che il concetto di normalià non esiste.
Ognuno è diverso e lo è perchè i meccanismi che portano alla creazione del nostro essere più profondo sono come tasselli infiniti di un mosaico mutevole e sempre diverso
L'equilibrio lo si può raggiungere ed è faticoso da matenere. L'equilibrio è quel qualcosa che invece ci fa sopportare tutte le oscillazioni del nostro io, riportandoci alla fine sempre in piedi.
L'equilibrio l'avevo. Tantissimo, quando avevo usato l'attack della razionalità per impedire anche quelle oscillazioni necessarie. Niente muoveva me. Niente. Ma era equilibrio apparente. Appena due occhi hanno corroso quell'attack, è andato un po' perso. Andato. Le oscillazioni sono diventate pericolosissime. Ma ancora esisto e tento di vivere tra il mio dentro e il mio fuori. Sono qui. Affrontando i miei insormontabili problemi ogni giorno. E perdendo ogni giorno.
La semplicità invece proprio non esiste. Non per me..... Se fosse tutto semplice, sarebbe noioso.
Ed è quella non semplicità che rende tutto interessante.

09 aprile, 2008

Cleptomania




Sono affetto da un morbo incurabile
Il mio difetto è un istinto incontrollabile
Se ti vedo devo averti tra le mie mani
Liquidato da ogni dottore “Non rimedio” queste le parole
Ma la mia cura potresti essere tu
Prima o dopo i pasti non importa

Due o tre volte al giorno sì mi bastano per sperare
Aiutami a guarire da questa mia malattia
Affetto da una strana forma di cleptomania

Voglio averti mi*, solamente mi*
Ora che non ho più via d’uscita
Ora che ogni porta è stata chiusa
Apri almeno le tue gambe verso me
Prima o dopo i pasti non importa
Due o tre volte al giorno sì mi bastano per volare
Aiutami a guarire da questa mia malattia
Affetto da una strana forma di cleptomania

Voglio averti mi*, solamente mi*

(Già sto meglio se ti tengo tra le mie mani)
Sto guarendo se ti tengo tra queste mani
Aiutami a guarire da questa mia malattia

Affetto da una strana forma di cleptomania

Voglio averti mi*, solamente mi*

Sugarfree

Il mio blog non vota Berlusconi

Il mio blog non vota berlusconi

La generazione che ha vissuto la propria prima giovinezza negli anni Ottanta, sotto il segno di Craxi - ascendente Goldrake - ha visto lo sfacelo di una classe politica senescente e vetusta, apparentemente spazzata via dal pool di Mani Pulite. Ancora ricorda le monetine lanciate su Craxi ed il filo di bava che pendeva dalla bocca tremante di Forlani durante gli interrogatori. Svezzata con tali orrori, era quasi naturale che sconfinasse nel più ovvio qualunquismo. Fortunamente, ma solo per il fatto di aver fatto rinascere in molti un attaccamento alla Cosa Pubblica sempre più vilipesa, è sceso in campo il Piazzista della Libertà che, volenti o nolenti, ha forgiato la Nuova Italia [come dimostrava Nanni Moretti ne Il caimano].
La classe operaia, sempre più disperatamente ancorata all'aspirazione verso uno status "borghese", va a braccetto con le siure impellicciate che distribuiscono tartine canticchiando "Silvio, Santo Subito…". I giovani sono attratti dai manganelli della Destra più reazionaria e dalle pistole ad acqua che Bossi cerca di svendere dal suo gerontocomio. Ora, amici, ci troviamo ad un bivio: qui non è più questione di "destra" e "sinistra". E' divenuto fondamentale impedire che l'anomalia Berlusconi governi nuovamente l'Italia, tenendo sotto il giogo Fini e imboccando Bossi all'ora del brodino. E' il Piazzista delle Libertà che ci ha portati non più a votare per un ideale, ma solo a scagliarci l'un contro l'altro armati. Tolta questa piaga dal Paese, forse, rimboccandoci TUTTI le maniche, potremo vedere di far qualcosa per questa Italia, sempre più simile all'Argentina. Giusto con qualche Reality Show in più. Per queste ragioni, e per altro ancora, il mio Blog non vota per Berlusconi.
Alcuni altri Firmatari [con mille scuse a chi non è stato citato]:
rearwindow06, Alice64, Amalteo, Angi69, Bellatrix74, Catpoet, Chirieleison, coaloalab, copperhead, Damiani, DreamLady, fenicesulmare, Giuba47, Isa71, piccolaJo, Nuriape, palmarola, PF1, Raindog78, Senzabussare, SimonaCWords, Smillapiffi, snakeandladders, tuile, Watkin

In splinder






08 aprile, 2008

Sto impazzendo

sto impazzendo

i pensieri

fanno paura

l'anima urla dentro di me

nel silenzio assoluto

imposto da Dio

faccio finta di non sentire

e la mente studia

strategie di fine

ho solo paura

Le porte del mondo [TU] sono chiuse


03_pioggia

Le porte del mondo non sanno
che fuori la pioggia le cerca.
Le cerca. Le cerca. Paziente
si perde, ritorna. La luce
non sa della pioggia. La pioggia
non sa della luce. Le porte,
le porte del mondo son chiuse:
serrate alla pioggia,
serrate alla luce.

Sandro Penna

pioggia impazzita di parole
(lette sentite amate)
bagnata di gocce salate
con il dentro che esplode
con l'anima pesante
precipitata sul fragile cuore

davanti alle porte del mondo [TU]
chiuse



Diversità

Visse, nell'altrui disprezzo,
così ebbe male di se stesso.
Le genti inorridivano,
ad ogni suo triste atto,
marchiandolo come una bestia,
coi nomi :
insano,
malato,
e pazzo.
Non sapevan cogliere:
la bellezza dei suoi timidi saluti,
l'animo gentile,
la purezza dei suoi leggeri contenuti.
Se bestia fu,
fu negli animi di quanti,
non seppero
che nella vita,
il bene
è la diversità degli altri.

Poesia da giuba47

06 aprile, 2008

Il vero amore

Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia.
Il vero amore è una quiete accesa.

Giuseppe Ungaretti


La quiete che mi sfugge via lontano da te, che mi rende insidioso ogni momento che vivo con te dentro ma te lontano, è la stessa quiete che mi accende la vita di colori. Quando ci sei. E l'amore che vorrei dire in ogni sottoriga bianca è palese a me. E' evidente. Non è un inganno dell'anima, ma una finestra che si è improvvisamente illluminata lanciando luce tutto intorno, nella mia notte buia.
E ti leggo, e ti guardo e ti sento. E ti voglio. E ti amo.

05 aprile, 2008

Ti amo

Amo come l'amore ama.
Non conosco altra ragione
di amarti che amarti.
Cosa vuoi che ti dica
oltre a dirti che ti amo,
se ciò che voglio dirti è che ti amo?

( Fernando Pessoa )

Sogno

E' mattina presto.
Sono in un prato, sotto un grande albero.
C'e' un tavolo di legno ed una panca. Con me c'e' la persona che amo. In accappatoio. Le bambine giocano felici nel prato.
Dobbiamo fare colazione. -Ti sei ricordato di portare tutto?- Dice .
-Si- e tiro fuori non so da dove, come se mi nascessero le cose dalle mani latte caffè, tazze, biscotti. Li metto sul tavolo. Io non ho niente addosso.
Verso il latte e il caffè nelle tazze. Dice -Ma qualcosa potevi anche metterti.. - -Non ho niente dico io, è così che sono -
Siamo sereni. Beviamo il latte. Poi mi avvicino. E comincio ad accarezzare quel volto e dargli un sacco di baci, e tutto è come dovrebbe essere. Il sole si fa più caldo. E il posto è bellissimo con le urla dei giochi delle bambine.

03 aprile, 2008

Sogno

Sono in macchina sto guidando. Ma ad occhi chiusi.
Non riesco proprio ad aprirli e mi rendo conto che se non li apro alla fine mi schianterò contro qualcosa. Ma continuo ad andare sforzandomi con tutt* me stess* di aprire gli occhi.
Alla fine ci riesco. Li apro e vedo, sfuocato ma vedo, proprio mentre passo davanti ad una pattuglia della polizia, e penso che mi è andata bene. Mi potevano arrestare se mi avessero visto guidare ad occhi chiusi. Meno male sono riuscit* ad aprirli.
Poi mi accorgo che sono vestit* con una specie di gonna una via di mezzo tra una gonna e dei pantaloni, ma non una gonna pantalone, un'altra cosa. E degli stivali. E penso che gli stivali sono belli. Ma mi vergogno a scendere di macchina perchè ho paura che pensino che sono quello che non sono.

01 aprile, 2008

Sogni

1 - Sono in un giardino di una casa. Sono seduto un su gabinetto da campeggio. E tutti mi guardano. Io so che non dovrei essere lì, ma non ho pensato che nella casa forse c'era un bagno più comodo. Ma non mi curo troppo degli altri. L'aria è serena e il sole sta calando. Poi improvvisamente diventa notte. Ed io devo scappare. Non so perchè ma tutti corrono ed anche io devo correre. Ma per scappare prima devo mangiare i miei escrementi. Lo faccio. Con disgusto, ma come cosa necessaria e poi scappo con gli altri sentendomi sempre questa cosa in bocca. Che però era necessario fare. E so che dopo andrà tutto bene.

2- Sono in un deserto. Pieno di strade diritte. Pieno di fiumi piccoli rigagnoli. C'e' una gara di corsa in queste strade. Ma io non riesco mai a partire perchè appena provo mi sembra di aver sbagliato strada e che forse dovevo prendere l'altra. E quindi torno alla partenza facendo sempre incavolare i giudici di gara. Che però sono gentilissimi. Sono fermi nell'indicarmi di nuovo la strada, ma gentili. E di nuovo quando vado sulla strada non mi torna qualcosa e torno indietro. Intanto si fa buio. La gara finisce ed io sono sempre davanti a queste strade che non riesco a percorrere.