18 agosto, 2007

Guardarsi dentro rende ciechi

Questa raccolta di saggi l'ho trovata un po' deludente rispetto a quanto immaginato nel titolo e nella presentazione in quarta copertina. Anche se degli spunti di riflessione interessante li ho trovati e li ho anche citati nelle discussionialla cena di ieri sera con persone nuove conosciute in spiaggia e che rappresentano il mio mondo interiore.Con le quali ho avuto uno scambio aperto su chi sono e come mi vedono. Il mio nome poteva essere andrea (duplice nome maschile e femminile insieme) .
Nessuno mi ha detto che ero disgustoso per questa dualità e alla fine 'allegri' baci mi hanno salutato.




"Per comprendere se stesso l'uomo ha bisogno di essere capito dall'altro"



"Un comportamento folle non è necessariamente la manifestazione di una mente malata, ma può essere l'unica possibile reazione ad un contesto comunicativo assurdo ed ingestibile"



"non esiste nessuna storia individuale che non offra potenziali spunti di partenza per qualsiasi sintomo funzionale descritto nei testi di psichiatria"

"NON C'E' ALCUNA ILLUSIONE PERCHE' C'E' SOLO ILLUSIONE"

"Il mondo viene creato da colui che CREDE di osservarlo"

Infine il concetto fondamentale è che non esiste alcuna realtà oggettiva ma solo le innumerevoli realtà soggettive essendoil soggetto che osserva il mondo facente parte del mondo stesso che osserva.

Leggendo un libro può venire voglia di leggerne altri ..

Da comprare appena vado in libreria "Il lupo della steppa" di Herman Heese di cui viene riportato uno stralciobellissimo che indica che con le stessi pezzi di se stessi si possono costruire infinite combinazioni, sempre deverse anche se dalla stessa origine.

E ancora "Il mago" di John Fowles il cui tema è lo stretto legame tra ILLUSIONE e PRESUNTA REALTA'

Occorre tirarsi fuori dal fosso
per i propri capelli
rovesciare se stessi
da dentro in fuori
ed essere capaci di vedere
Ogni cosa con occhi nuovi