15 novembre, 2007

Due sogni

Sono su un foglio tridimensionale. Lo spazio è bianco. Ed io sono una immagine bianca. Virtuale.
Sto lottando con altre immagini. Sto lottando su un ottovolante. Io ho paura delle giostre. Tutte.
Lotto sapendo di avere paura. Lotto. Io immagine bianca nel bianco, per diventare un vascello volante. Perchè quando avrò avuto la mia immagine di vascello, potrò volare.


Sono su un prato. Dove ci sono anche diversi alberi, ma tutto è ordinato e preciso. Davanti a me un lago. Bellissimo. Intorno montagne. E' estate. E' pomeriggio tardi. Quando la luce diventa complice. Ed è bellissimo il prato che finisce nell'acqua violetta ed intorno le montagne azzurre e la luce che è calma. E' tutta pace. Faccio qualche foto. Ma non troppe. Mi perdo a guardare questo panorama. E vorrei farlo vedere a tutti quanto è bello, per questo faccio le foto. Poi squilla il cellulare. E' un'amica del mare. Mi chiede se poi ho organizzato la cena. Ed io rispondo che no, non ho fatto niente e non ho neanche più voglia di fare niente nè di vedere nessuno. Che ora sono in un posto bellissimo e ci vorrei restare ancora. Che ci risentiremo, ma non so quando.
E il lago è sempre li. Col suo colore magico che si perde nel cielo e nelle montagne in fondo, in un tardo pomeriggio estivo.