08 novembre, 2007

C'era una volta ... (parte 3)

puntate precedenti:
- Parte 1
- Parte 2



Il grande Drago Bigotto aveva un alito molto molto puzzolente. Era proprio fetido. Il fumo che usciva dalla sua bocca era viscido come gelatina.. e chiudeva i cuori e gli animi.
Se ne stava sempre nascosto nella sua caverna a borbottare e borbottare.
Credeva di saper tutto e tutto voleva classificare. E ciò che non gli tornava lo voleva eliminare. Credeva agli occhi e non apriva mai quelli del cuore.
Guardava e non vedeva.
Vedeva e giudicava.
E sputava il suo fuoco puzzolente e col fumo copriva gli animi della gente.
Alcuni giovani prodi e giovinette coraggiose avevano provato, chi non le buone, chi con manifestazioni e cortei, chi con armi, chi con lacrime e dolore, ognuno con i mezzi che riteneva più adatti a aprire l'occhio del cuore che il drago aveva davanti al petto. Ma non c'era verso.
Nessuno lo voleva uccidere.
I coraggiosi non uccidono mai davvero.
Solo i pavidi uccidono i nemici
Gli impavidi non temono di sembrare troppo buoni.

E il nostro principe aveva un animo coraggioso. E una forza inimmaginabile
E tutta le sua forza lo rendeva fragile ai sentimenti più veri. Perchè tutto entrava dentro e non usciva più. Era fortissimo e fragilissimo.
Decise quindi di andare a cercare il Drago Bigotto.

Camminando nel bosco, accompagnato dal suo cavallo bianco come le nuvole incontrò una vecchietta.
- Mi scusi signora ..
- Signorina prego..
- Mi scusi, signorina ..
- Ma che vestiti porti? Che capelli tieni.. Non è da signorina a modo..
Il principe sospirò.. era abituato e fece finta di niente.
- Mi scusi, sto cercando la caverna del Drago Bigotto..
- Così conciata? Ma sei matta?
- Non sono matto..., per favore
- Avanti fino alla quercia dai rami trmolanti..., poi a destra fino al salice piangente.. Lo dovrai consolare per passare, porta un po' di fazzoletti.. poi devi attraversare il labirinto degli specchi e dopo arriverai alla buca delle parole dette a vanvera e non sarà facile perchè sono una quantità enorme..
- Non temo niente

La vecchietta se ne andò borbottando qualcosa sulla gioventù.
Ma il passo del principe si fece più risoluto mentre il giorno faceva posto alla sera.

(continua...)