12 novembre, 2007

C'era una volta.. (parte 4)

puntate precedenti:
- Parte 1
- Parte 2
- Parte 3

.. mentre l'oscurità calava e tutti gli alberi del bosco diventavano neri e stagliavano precisi i loro rami e le loro fronde nel cielo che imbruniva il Principe cominciava ad essere stanco.

Per quanta forza di volontà avesse a volte il suo fisico cedeva e sentiva proprio bisogno di riposarsi.

Trovò un albero cavo, tutto pieno di muschio e decise di dormire un poco.. solo un poco prima di ripartire. Si accucciò come in un ventre materno e si addormentò. Sognò che correva libero, pieno della sua essenza e che nessuno lo guardava male. Sognò un mare di luci e di colori che inondavano il suo cuore. Sognò di volare sul mare. Sognò di camminare per ampie strade.
Sognò fino a che la luce del sole ormai alto non bussò prepotentemente sulle sue palpebre.
Si alzò. Il suo bianco cavallo pascolava tranquillo.
Lasciò che il nuovo giorno entrasse dentro di sè e partì.

In poco tempo, di buon umore per la bella dormita arrivò alla quercia dai rami tremolanti.. Tremavano davvero.. Chiese alla quercia che cosa avesse...
- Signora Quercia come mai i suoi rami sembrano fatti di panna cotta?
- Ahimè son colpita da maleficio. Sono quercia con rami da salice piangente
- (Somiglia al mio questo maleficio..) E' stata per caso una fata stonata?
- Non so chi è stato, non so com'è stato .. Ah se lo sapessi potrei guarire, potrei difendermi
- Difficile difendersi da ciò che non si sa. Ma difficile difendersi anche da ciò che si sa.
- Non ho speranza allora?
- No nessuno è senza speranza. Basta accettarsi come si è. I tuoi rami di panna cotta sono unici al mondo.. Ci pensi? Lascia perdere le altre querce e gli altri salici..
- Non è facile mia bella principessa..
- No non è facile ... mia quercialice

Intanto si era avvicinato un venditore ambulante pieno di oggetti e oggettini... Voleva vendere un paio di orecchini e una collana abbinata al principe che proprio non ne voleva sapere..

- Piuttosto avete fazzoletti di carta?
- Si ne ho, quanti ne vuoi..
- Mah dammene 20 pacchetti
- Che raffreddore che hai? he he he
- Mi servono per il salice piangente...
- Il salice piangente.. il salice piangente stregato .. mamma mia. Te li regalo tutti.. me li pagherai solo se tornerai..
- Ma no voglio andar leggero senza debiti. Tieni queste monete.. e grazie per il pensiero

Il venditore ambulante prese le monete. E scuotendo la testa guardo quella ragazza armata solo di una spada e con un cuore da leone andare a fianco al suo cavallo verso l'interno della foresta più buia. Dove ci si perde e ci si ritrova.
Ma ci si perde più facilmente di quanto si riesca a ritrovarsi..

(continua..)