11 febbraio, 2007

L'uomo bicentenario


Avete mai letto il racconto di Isaac Asimov, L'uomo bicentenario? E' molto molto interessante. Parla di un robot. Un robot casalingo che dovrebbe fare da maggiordomo. Solo che questo robot ha un DIFETTO di fabbricazione. E' un artista, produce proprie creazioni e ha dei sentimenti. Inconcepibili per un cervello positronico come il suo.
I costruttori vorrebbero sostituirlo con uno standard, ma la famiglia che lo acquistato si oppone, perche in un certo senso gli si è affezionata. Da questo non lunghissimo racconto ne è stato tratto un film, un film con Robin Williams nella parte del robot. Un film in cui rispetto al racconto originale è stato aggiunta una parte sentimental-romantica che poteva essere evitata.
Comunque il robot, cerca di comprendere la sua diversità. Diventa ricchissimo con le sue creazioni artistiche e ad un certo punto si 'compra' la libertà, un po' come facevano alcuni schiavi nell'antica Roma. Pero rimane sempre nella famiglia che l'ha accolto, sentendosi però diverso anche tutti lo trattano da pari. Piano piano modifica il suo fuori, da metallico a tipo di silicone e quando cammina per le strade nessuno è più in grado di distinguerlo da un uomo. Ma ancora non gli basta. I suoi familiari invecchiano e lui no. Allora intraprende un viaggio come di ricerca. La ricerca di se stesso di sentirsi riconosciuto per come internamente si sente di essere, un uomo come gli altri. Viaggia anni e anni alla ricerca di un robot come lui, per trovare qualcuno che lo comprenda, ma tutti i robot che incontra sono non difettosi e fanno solo quello per cui sono stati progettati, senza sviature, senza fantasia, senza pensieri, senza sentimenti. Anni e anni di ricerca in tutto il mondo. Richieste di essere riconosciuto come uomo rivolte a qualche tribunale intergalattico, ma sempre respinte. Alla fine decide che deve diventare mortale ed invecchiare. Si fa sostituire i circuiti ad energia con un sistema per produrre energia dagli alimenti come per tutti gli UOMINI VERI. Impara a gestire i propri sentimenti e le proprie debolezze, fiero di averne. E alla fine all'età di 200 anni, quando ormai è diventato un vecchio che ha lottato tutta la vita per quello in cui credeva, arriva il giorno in cui viene riconosciuto come UOMO da tutto il sistema galattico.
A costo della propria vita.