Lacrime a 90 Eu/h
Oggi ho portato l'anima un po' a piangere ... lo sapevo che avrei pianto. Non volevo all'inizio, volevo vincere io e farmi vedere forte senza lacrime. Entrando e togliendomi il giubbotto ho commentato l'arredamento del nuovo studio, come se fossimo vecchie conoscenze che si rivedono al di là del rapporto medico (lui) paziente (io... ma anche lui molto paziente a sopportare ...). Poi con una mossa astuta gli ho chiesto di lui e allora ha cominciato a parlare dei cambiamenti della sua vita ed io me ne stavo tranquillamente sulla comoda poltrona nera ad ascoltare, ogni tanto vagando nel mio altrove impossibile con la mente...
Poi improvvisamente lui si è fermato .. parliamo di lei invece .. come sta? Mi da del lei. Mi rispetta e rispetta davvero quello che sento, ci crede veramente nei miei sentimenti non li maltratta mai me li mostra come una porta aperta dentro di me, come un paradiso che fino a un po' di tempo fa io non conoscevo, come un qualcosa che prima o poi doveva accadere e mi dice che questa porta aperta non la potrò richiudere perchè ci sono dentro completamente...
Comunque io, ancora senza lascrime, racconto di come mi sento dentro e come questo contrasti con il fuori e racconto la mia infanzia, diversa, la mia adolescenza, stravagante, il mio matrimonio, assurdo, la mia forza sovrumana, il mio crollo non voluto inaspettato, rifiutato.
E poi ho detto il nome del mio disturbo e poi ho continuato mi vede?, mi vede come sono? Le sembro normale? Non lo sono. Lui mi vede e lo può dire. Ero la convinzione fatta persona. Ma lui con una calma terrificante ha portato controesempi su controesempi ha fatto domande insidiose, ha quasi, ma non c'e' riuscito del tutto, smontato la mia teoria. E poi c'e' arrivato, me l'ha fatto dire del perchè sento questa ineguatezza del fuori, del dentro, questo caos senza fine. Me l'ha tirato fuori insieme a tutte le lacrime che fino a quel momento avevo evitato di versare ... E' perchè avrei forse una piccola possibilità... Alla fine si torna sempre lì ho aggiunto prima che lo dicesse lui.
Poi volevo raccontagli la mia bravata di stamani, così la vedevo stasera, ma alla fine ho pensato che fosse meglio evitare... Ma non ho finito di pensare che sono arrivate le domande... Tantissime
Domande su domande su questa anima che ha inondato la mia e che mi ha spalancato queste porte dei sentimenti più veri. E mi ha chiesto come è, come la penso, cosa sogno quando la sogno e le mie lacrime non finivano più e ancora cos'a' che mi fa soffrire di più...
Cosa? E allora indietro all'inizio, l'inadeguatezza del mio fuori e lui ancora ma cosa in realtà cosa? E io a piangere ancora e ancora.
Alla fine gliel'ho detto.
Ha vinto lui.
Poi improvvisamente lui si è fermato .. parliamo di lei invece .. come sta? Mi da del lei. Mi rispetta e rispetta davvero quello che sento, ci crede veramente nei miei sentimenti non li maltratta mai me li mostra come una porta aperta dentro di me, come un paradiso che fino a un po' di tempo fa io non conoscevo, come un qualcosa che prima o poi doveva accadere e mi dice che questa porta aperta non la potrò richiudere perchè ci sono dentro completamente...
Comunque io, ancora senza lascrime, racconto di come mi sento dentro e come questo contrasti con il fuori e racconto la mia infanzia, diversa, la mia adolescenza, stravagante, il mio matrimonio, assurdo, la mia forza sovrumana, il mio crollo non voluto inaspettato, rifiutato.
E poi ho detto il nome del mio disturbo e poi ho continuato mi vede?, mi vede come sono? Le sembro normale? Non lo sono. Lui mi vede e lo può dire. Ero la convinzione fatta persona. Ma lui con una calma terrificante ha portato controesempi su controesempi ha fatto domande insidiose, ha quasi, ma non c'e' riuscito del tutto, smontato la mia teoria. E poi c'e' arrivato, me l'ha fatto dire del perchè sento questa ineguatezza del fuori, del dentro, questo caos senza fine. Me l'ha tirato fuori insieme a tutte le lacrime che fino a quel momento avevo evitato di versare ... E' perchè avrei forse una piccola possibilità... Alla fine si torna sempre lì ho aggiunto prima che lo dicesse lui.
Poi volevo raccontagli la mia bravata di stamani, così la vedevo stasera, ma alla fine ho pensato che fosse meglio evitare... Ma non ho finito di pensare che sono arrivate le domande... Tantissime
Domande su domande su questa anima che ha inondato la mia e che mi ha spalancato queste porte dei sentimenti più veri. E mi ha chiesto come è, come la penso, cosa sogno quando la sogno e le mie lacrime non finivano più e ancora cos'a' che mi fa soffrire di più...
Cosa? E allora indietro all'inizio, l'inadeguatezza del mio fuori e lui ancora ma cosa in realtà cosa? E io a piangere ancora e ancora.
Alla fine gliel'ho detto.
Ha vinto lui.