23 gennaio, 2007

Caos calmo

Ho finito di leggere questo libro, con tanto entusiasmo nel primo centinaio di pagine e tanta delusione nelle successive. L'idea iniziale l'ho trovata interessante ma poi il racconto si è troppo intersecato in se stesso e nelle solite nevrosi maniacali del protagonista. La cosa più interessante erano le storie accessorie dei diversi personaggi che si affacciavano a parlare via via con il protagonista in particolare mi chiedo come mai nessuno si preoccupa seriamente di un bambino che dice solo numeri, contando progressivamente, senza portarlo a fare una qualche visita seria in diversi posti anche. E Francesca la nuova compagna del padre del suddetto bambino , che è evidentemente un incapace in tutto, che ogni tanto dice cose stranissime senza rendersene conto.
Ecco in un caso del genere la prima cosa che si fa direi è una risonanza magnetica al cervello per escludere qualsiasi cosa possa provocare tale comportamento. Ma nessuno ci pensa nè al bambino nè a Francesca che mi pare siano le uniche vere persone che soffrono in tutto il romanzo

Opinioni puramente personali.