The Show Must Go On
In questa giornata piovosa, noiosa, umida e vuota. In questa giornata piovosa ho scelto di passare il pomeriggio a teatro. A teatro. A vedere uno spettacolo. Musical.
A teatro. Non ci andavo da quasi un anno. L'ultima volta ero con te. Spettacolo insulso e inguardardabile... ma come stavo io... come mi sentivo... cosa pensavo .. e ancora non sapevo nulla. Ancora non ero consapevole completamente del mio interno. Ancora andava tutto quasi bene.
Al ritorno, al ritorno io guidavo. Al ritorno un ricordo nitido e vivo dentro di me come una sensazione indelebile. Al ritorno. Tu mi hai preso la mano. E hai giocato sfiorando le tue dita nel mio palmo. E quello che io ho sentito dentro è stato la fine del mio autocontrollo, fino ad allora esercitato perfettamente o quasi. La fine della mia corazza di razionalità che si è frantumata lasciando l'anima nuda e indifesa davanti a sensazioni indescrivibili. Bellissime. Una distruzione di razionalità e costruzione di sentimento senza ritorno. La sensazione improvvisa e prepotente che mi ha lasciato senza fiato anche se io conoscevo già perfettamente quello che sentivo. Ho ritratto la mano, con il terrore dell'abisso che si vede da vette troppo alte. Avrei voluto fermare per sempre quel momento. Ma non è stato possibile. Solo le conseguenze. Sono rimaste.
Sogna prati fiori mi hai detto poi. Sogna prati fioriti.
E da allora piano piano la mia anima si è arrotolata, ingarbugliata, diventata senza capo nè coda.
Non trovo più il bandolo di questa matassa di sensazioni e sentimenti che si stratificano ogni giorno, e che non so gestire.
Ma quello che ho sentito quel giorno e che ancora sento quando sono con te è semplicemete pura vita. E luce. Sei ancora tutto.......
............
Brusio. Mi riprendo. Guardo le persone. Le potrone rosse. Il brusio del parlare di tutti con tutti riprende possesso del mio cervello. Torno con la mente al presente.
Si spengono le luci. Il brusio cessa.
The Show Must Go On.
A teatro. Non ci andavo da quasi un anno. L'ultima volta ero con te. Spettacolo insulso e inguardardabile... ma come stavo io... come mi sentivo... cosa pensavo .. e ancora non sapevo nulla. Ancora non ero consapevole completamente del mio interno. Ancora andava tutto quasi bene.
Al ritorno, al ritorno io guidavo. Al ritorno un ricordo nitido e vivo dentro di me come una sensazione indelebile. Al ritorno. Tu mi hai preso la mano. E hai giocato sfiorando le tue dita nel mio palmo. E quello che io ho sentito dentro è stato la fine del mio autocontrollo, fino ad allora esercitato perfettamente o quasi. La fine della mia corazza di razionalità che si è frantumata lasciando l'anima nuda e indifesa davanti a sensazioni indescrivibili. Bellissime. Una distruzione di razionalità e costruzione di sentimento senza ritorno. La sensazione improvvisa e prepotente che mi ha lasciato senza fiato anche se io conoscevo già perfettamente quello che sentivo. Ho ritratto la mano, con il terrore dell'abisso che si vede da vette troppo alte. Avrei voluto fermare per sempre quel momento. Ma non è stato possibile. Solo le conseguenze. Sono rimaste.
Sogna prati fiori mi hai detto poi. Sogna prati fioriti.
E da allora piano piano la mia anima si è arrotolata, ingarbugliata, diventata senza capo nè coda.
Non trovo più il bandolo di questa matassa di sensazioni e sentimenti che si stratificano ogni giorno, e che non so gestire.
Ma quello che ho sentito quel giorno e che ancora sento quando sono con te è semplicemete pura vita. E luce. Sei ancora tutto.......
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Brusio. Mi riprendo. Guardo le persone. Le potrone rosse. Il brusio del parlare di tutti con tutti riprende possesso del mio cervello. Torno con la mente al presente.
Si spengono le luci. Il brusio cessa.
The Show Must Go On.