19 ottobre, 2007

Esiste un centro?


Il labirinto l'ho sempre considerato un percorso di ricerca interiore, in cui in solitudine si vuole arrivare al centro (non all'uscita al centro come per il mito di Teseo) per conoscere se stessi veramente. Ma quello che conta è lo spostarsi. Lo scegliere un bivio. Lo scoprire una strada nascosta. L'andare avanti. Il riposarsi. Il voler tornare indietro. Perdersi e ritrovarsi.
E non arrendersi.
Il minotauro che ci aspetta fa paura.
Ma non è cattivo. E' nato così non per colpa sua.
I ricordi li vedo come nastri colorati, palloncini legati al polso. Non arzigogolati. Da tenere stretti. Per non farli volare via.
Perchè i ricordi e il passato ci hanno costruito. E non riesco a perdermi nei ricordi, ma solo nel presente.
(e quello mi riesce benissimo)


M.C.Escher-Labyrinth

Ma la verità non esiste.
Non sai da che parte stia. Comunque rigiri il tuo labirinto interiore c'e' sempre una parte che non quadra. Non arriverai mai al centro. Altrimenti il viaggio sarà finito e non avrai più da scoprire e da vivere.

Il labirinto è uno di quelli che in psichiatria si chiamano miti.

Per tutti i significati che ha.