19 settembre, 2007

Sogni

1 - Sono in un pub. Incontro mio cugino, che non vedo da anni anni e anni e che mi somiglia tantissimo. Lo abbraccio forte e gli dico che mi fa tanto piacere rivederlo.
Mi racconta che lavora in un cinema, ma non si ricorda il nome anche se è in una via famosa di Firenze.
Guardiamo il giornale ma non lo troviamo. stiamo un po' a cercare il nome, ma alla fine rinunciamo. Mi dice che sta alla macchina dei film, e il suo lavoro consiste nel farlo partire e via via che scorre controllare tutti i fotogrammi per vedere che non siano sciupati.
Lavora anche la domenica pomeriggio, infatti sta per andare vie. Mi racconta di essere stato in carcere un paio di volte per delle stupidaggini ma che ora è contento e sta proprio bene.

2 - Sono in un bosco, in una radura c'e' mia nonna che mi fa vedere delle strane mele che nascono sotto terra. Sono frutti buonissimi, dice. Anche se sono brutti a vedersi perchè hanno forme molto irregolari, una via di mezzo tra una mela però molto schiacciata e lunga, come lingue di mela.
Però sono davvero buonissimi. Dice che mia mamma ne va matta. Allora io raccolgo quello che mi sembra il più carino e lo dò a mia mamma.
Che si stupisce che abbia fatto qualcosa per lei.


3 - Sono in un bosco con un mio amico e camminiamo in queste strade piene di pace. Lui mi guida. Mi dice quando è bene fermarsi. Ci sono strani semafori ogni tanto. Però è premuroso. Ed io sono stupit* perchè di solito mi tratta malissimo. Però sto bene e questo camminare insieme nel bosco mi da pace.

4 - Sono in un bar da dove si vede un campo da gioco dove ci sarà una partita di calcio alla quale parteciperanno anche le mie figlie. C'e' un sacco di gente che vuole vedere i propri figli giocare. avanti alla grande vetrata c'e' un divano di legno per sedersi più comodamente.
Ci sono due signore truccatissime vestite tutte rifinite con tacchettini e pellicce che vogliono distruggere questo divano perchè lo trovano esteticamente non adeguato.
Io mi incavolo tantissimo e gli dico urlando che non si possono permettere di distruggere ciò che non hanno fatto loro.
Che gli uomini del posto (e che loro vengono da fuori si vede lontano un miglio), hanno fatto con le loro mani questo divano perche le str.. come loro possano stare più comode a guardare i loro figli. Anche se non si meritano un cavolo visto che si fanno vedere ogni morte di Papa.
Che non si azzardno a rompere il divano, non è loro. E' di altri.
Ma quelle insistono e sembrano non ascoltare.