10 giugno, 2007

Dal mare con il niente dentro


Arrivo ora dal mare.. di corsa perchè DEVO andare ad una cena dove non conosco nessuno e dove non avrei nessuna voglia di andare.
DEVO per dovere di genitore.
Mentre Scricciola fa le fusa sulle mie gambe modicchiamdomi il braccio... tento di dare un contorno a ciò che contorno non ha. Vorrei disegnarlo questo contorno. Così potrei prendere le forbici e tagliare. Tagliare via. Buttare via. Ma il contorno non esiste. Non perchè non ci sia nitidezza. Ma perchè questa nitidezza è tanta, è tanta come il cielo di notte, è tanta come l'orizzonte del mare. E' tanta come il numero dei granelli di sabbia che non riesco a contare. E' tanta. E' infinita. Ma chiara.
Ma senza contorni. E quindi come dicevo, senza comprensione, non posso fuggire da una prigione infinita. Non posso fuggire da tutto me. Non posso negare me.

E poi alla fine non è una prigione.
E' solo sentimento.
UNIVOCO ma VERO.
UNIVOCO ma VIVO.

Lasciatemi sognare che quest'infinito non sia una prigione!!!