03 febbraio, 2008

Sono solo stanco

Sono solo stanco. Non voglio non voglio più stare male. Non voglio.
E' tutto sentimento buttato via. Buttato verso chi non lo vuole. Buttato verso un nulla assoluto
Lacrime di dolore. Ogni fine settimana. Pensieri continui. Pensieri che si attaccano alla testa, algli occhi al dentro. E strappano. Tirano lacerano. Per aprirti di fronte al nulla che hai davanti.
E io sono stanco.
Sono così stanco che non riesco neanche a stare dietro a loro, che sono tutto, come vorrei. Lascio che passino la loro giornata. Mormorando un si un no un dopo, dopo, dopo. Come un automa preparo il pranzo la cena. Ma non ci sono. Non ci sono e non ci voglio essere, voglio sparire. Basta dolore. Basta. Vattene via.
Tu non sei niente e io sono il nulla assoluto. Devo solo fare andare il meccanismo perverso che mi ha dato questo corpo che mi serve per apparire. Per far finta di essere persona (maschera). Ma non lo sono. Cosa fai? Con chi sei? A chi pensi? Chi baci? Con chi fai tutto ciò che io vorrei fare? Chi sono? Chi sembro? Rileggo il miei blog all'indietro e trovo tutto il dolore che mi accompagna da quasi tre anni. Ho combattuto con le pasticche, con la psicanalisi, con altri uomini e altre storie messe lì per fare. E indietro ho avuto solo NIENTE, il dolore che cresce con il tempo che passa. Una funzione esponenziale, che più amo e più mi uccide dentro.
Ma per smettere di amare devo smettere di sognare, di essere, di sentire.
Di vivere.
Ma io voglio vivere. Il mio sentimento fa parte di me.
E in giorni speciali mi colora la vita. Ma ora ...
Sono solo stanca.