17 marzo, 2009

Due sogni

Sono in mezzo ad una folla. Un vecchio edificio da cui però si vede piazza del duomo a firenze.
Sembra una vecchia scuola fatiscente, ma è piena di ragazzini, che vogliono andare a vedere uno
spettacolo che si dovrebbe tenere nella piazza. Io vedo un angolo da una parte dove non c'e' nessuno
mi avvicino. Ma sento che non posso più stare in piedi. Sto svenendo. Allora mi sdraio.
Dico alla mia bambina di andare a chiamare qualcuno, che io sto proprio male.
Ma alla fine non viene nessuno, ed io penso che sto morendo, e non mi dispiace.


Sono al lavoro e sono molto nervos*. La gente mi chiede cose che dovrebbe chiedere a qualcun altro.
Ed io divento nervosa. Ad un certo puto arriva uno e mi dice. Non ho niente da fare. Ed io in malo modo rispondo
'Allora stattene a casa!'. Poi mi dispiace, di aver detto così, che il lavoro è importante per tutti.
Allora cerco di rimediare, ma sono troppo nervosa per fare qualcosa di utile. Suana il cellulare. Perchè non vieni alla mostra qui sotto?
Perchè non ho tempo, cazzo, rispondo! Poi in realtà vado.
Scendo c'e' un bellissimo giardino e una mostra di quadri.
La maggior parte li hanno già riportati via, perchè questa mostra sarebbe dovuta
essereci solo la mattina, solo sono rimasti quelli che andranno ad altre mostre.
E' bello questi quadri tra gli alberi. o sul muro in mezzo all'edera.
C'e' un tavolo apparecchiato e io e l*i, ci mettiamo a pranzare. Ma ci sono altre persone che devono pranzare, anche se non sono di qui, allora ci facciamo preparare più cose in cucina,
anche se non si potrebbe, e dividiamo il prando con questi altri tre ragazzi che erano venuti a vedere la mostra.